Fineterre ad Acaya. Eventi dedicati al paesaggio
L’edizione 2013 di Fineterra è cominciata il 6 e durerà fino al 20 luglio. Sarà l’occasione, ancora una volta, per parlare di Mediterraneo attraversando arte, cultura, ambiente e territorio. Fineterra 2013 si svolgerà quasi interamente al Castello di Acaya, fortezza cinquecentesca che rappresenta l’incontro e lo scontro delle culture nel cuore del Mediterraneo: è al centro delle rotte percorse dai popoli guerrieri e dalle navi cariche di merci, le vie dell’olio e del grano.
Acaya, nel comune di Vernole, è al centro del Salento degli ulivi secolari, testimonianza di un rapporto mai interrotto tra uomo e paesaggio: nel castello stesso è inserito un frantoio ipogeo, oggi abbandonato, e si possono vedere le pile dell’olio ricavate nel banco calcarenitico.
Il castello di Acaya diventa dunque simbolo stesso della tipicità del paesaggio italiano, uno di quei luoghi in cui la storia del cibo si fa comunità, vita delle persone, elemento di scambio con gli altri popoli.
Per questo Fineterra 2013, tra le tante iniziative, ospiterà la mostra sui “Paesaggi Rurali Storici” risultato di un progetto di ricerca che ha coinvolto 14 Università italiane e prestigiose istituzioni internazionali, sotto il patrocinio dell’UNESCO e del Consiglio d’Europa. Un lungo e appassionato lavoro del Professor Mauro Agnolotti, testimonianza di quanto l’arte e la cultura possono a difesa del paesaggio italiano.
Dallo stesso studio è nato LANDSTORIES, una videoinstallazione realizzata da Expo per la Biennale di Architettura 2012, che verrà ospitata nella sala tonda del castello di Acaya consentendo ai visitatori un’esperienza di viaggio unica attraverso alcuni dei luoghi più suggestivi del paesaggio rurale italiano: luoghi in cui il rapporto tra uomo e natura, tra coltivazione e produzione di cibo si traduce in un insieme armonico straordinario.
Per tutte queste ragioni la rassegna ospiterà l’iniziativa dedicata al tema “Il paesaggio rurale italiano: storie di genti, rotte e castelli. Dai frantoi ipogei a Expo 2015”. Sarà l’occasione per raccontare luoghi e storie sconosciute d’Italia a partire dal Salento e dalla civiltà dell’olio.
Sarà il momento di rimettere al centro del percorso, proprio in vista dell’Expo, il paesaggio rurale storico italiano, riconosciuto come elemento di valore dall’Unesco; per capire come a partire dal racconto del paesaggio l’Italia possa trasformarsi in un “esempio virtuoso” del rapporto tra territorio produzione di cibo, difesa dell’ambiente per l’intero pianeta.
Dal Castello di Acaya potrebbe partire la definizione di un percorso a tappe attraverso l’Italia del paesaggio rurale e della produzione del cibo. Un’Italia qualche volta sconosciuta persino agli italiani.
Per questo la conversazione vedrà protagonisti i responsabili di Expo, i rappresentanti dell’ambiente, della cultura e dell’agricoltura del nostro paese.
(in allegato l'intero programma in dettaglio)
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