E noi continueremo a portare via come un dono i pasticciotti della "Ditta Andrea Ascalone Pasticceria"

Sfioro con un sentimento nuovo la bella carta che avvolge l’ultima “incartata di pasticciotti” portatimi in dono da amici solo pochi giorni fa, la sua setosità si presta al gesto, il dorato coniugato al marrone “pasta frolla ben cotta” funge da supporto al medaglione dalle linee tardo gotiche con dentro la facciata disegnata di Santa Caterina d’Alessandria e poi Ditta Andrea Ascalone PASTICCERIA Galatina ed a seguire il numero di telefono… ed è un attimo perché il ricordo vivo riemerga. Le tante volte di un Andrea che alla richiesta dei suoi pasticciotti anche senza un adeguato preavviso, emergeva sorridente dal suo laboratorio con la gran mano reggente il vassoio e l’altra quasi dietro la schiena in un gesto che si faceva inchino galante, dono, ed insieme conferiva dignità alla sua arte pasticciera i cui gioielli porgeva con un sorriso consapevole della bontà, della fatica, della tradizione, della cultura che contribuiva ogni giorno a rinnovare. 
Delizia per gli occhi e per il palato, oggetto di culto per i Galatinesi ed i tanti turisti che vengono a Galatina chiedendo dov’è la Pasticceria Ascalone per poi entrare in un mondo incantato fatto di sobrietà ed eleganza, di damasco rosso, specchiere e cornici, oro antico, espressione di quello stile che Andrea aveva e che ha saputo trasmettere ai suoi cari che ormai adulti sono e saranno sempre la Ditta Andrea Ascalone.
E noi continueremo a portare via come un dono i pasticciotti appena acquistati, e i tanti altri dolci diversi ma accomunati dal tripudio del gusto e ci sentiremo ancora, almeno per un momento, stranamente gioiosi, raggiunti dal sorriso compiaciuto del mago pasticciere rappresentante della cultura della pasticciera di cui la città va orgogliosa, e procederemo dignitosamente per la nostra strada portando con cura e garbo il vassoio, educati da Andrea. 

Sabato, 15 Agosto, 2015 - 00:07