Dona due barelle al Pronto soccorso del "Vito Fazzi" ed evita il processo

Giustizia lenta ma…inesorabile. A distanza di 4 anni viene archiviato il processo penale a carico di V. C. un giovane che era stato denunciato dalla Polizia del posto fisso dell’ospedale leccese per “interruzione di pubblico servizio e disordini”. Grazie ai consigli del suo avvocato, il processo a carico di V. C. non è mai giunto in dibattimento. Il giovane infatti ha preferito chiedere scusa alla vittima, il dottor G.T. il quale non ha voluto accettare alcuna somma di denaro a titolo di risarcimento e ha invitato a donare attrezzature sanitarie utili al Pronto soccorso.
La direzione della Asl quindi, «a titolo di integrale risarcimento dei danni patiti dal dottor   G.T. per i fatti di cui trattasi», ha accettato: due Barelle da corsia a piano fisso con porta coperte, asta porta flebo con morsetto, materassino imbottito, porta bombola di ossigeno da 1 e da 5 litri e piano radiotrasparente, del valore complessivo di circa 1.970 euro.
I fatti.
   Una mattina del 2012 il sig. V.C. aveva accompagnato la mamma al Pronto soccorso per un malessere da codice lieve. Qui il figlio aveva protestato con particolare veemenza. Ne erano seguiti dei tafferugli, accompagnati da violente aggressioni verbali. Il poliziotto di turno non aveva potuto fare a meno di denunciare il giovane.
In seguito, l’accordo fra avvocati ha evitato il processo, ma non la quantificazione del danno (legato alla prognosi), che ha fatto il suo corso. A breve le due barelle saranno inventariate e consegnate al reparto diretto dal dottore Fracella, dove sicuramente saranno utili.

Mercoledì, 4 Maggio, 2016 - 00:06