Crescono i tumori in provincia di Lecce

I dati emergono nel corso del convegno su "Uso della chimica in agricoltura: i rischi per l’ambiente e la salute"

Il dato è emerso a margine dell’incontro, «Uso della chimica in agricoltura: i rischi per l’ambiente e la salute». Un confronto fra esperti  organizzato da Csvs, Dream e Università del Salento. Il seminario ha previsto 2 sessioni: a Lecce nella sede del Dream al “Vito Fazzi” per incontrare l’avvocato spagnolo Graciela Cristina Gomez, esperta internazionale di problemi ambientali legati all’agricoltura e ai rischi degli Ogm per la salute e a Sannicola nel pomeriggio, per parlare degli effetti dell’inquinamento da fitofarmaci sulle acque e sul suolo.
L’evento è stato organizzato dal Csvs Lecce nell’ambito del progetto “Cantieri per la sussidiarietà”, per avvicinare i cittadini ai grandi temi della salute e dell’ambiente. «Nessuno dice che in provincia di Lecce si è registrato un incremento del 38 per cento dei tumori negli ultimi 24 anni – denuncia Luigi Russo – un dato spaventoso, unico in Italia. Possono essere gli inquinanti dei terreni, le discariche interrate, gli inquinanti dispersi nell’aria dalle fabbriche che hanno prodotto fumi a volontà. Ma anche i pesticidi». E aggiunge, «Oggi nella nostra provincia abbiamo circa  44.800 diagnosi di tumore su 800mila abitanti.  Tumore alla vescica, ai polmoni, alla mammella. Se viene mantenuto questo trend, l’Istituto superiore di sanità prevede che si arriverà a 100mila persone entro 20 anni. Un incremento inquietante, in particolare per il tumore al polmone, alla vescica e per le leucemie, che fino a 30 anni fa erano rare. Un’altra grossa patologia grave – aggiunge Russo – sono le  malformazioni genetiche nei bambini, che colpiscono soprattutto le giovani generazioni e addirittura i feti».
Dal convegno  è emerso che nella nostra provincia vengono usati circa  2,2 milioni di quintali di pesticidi in un anno. «Veleni che – sostiene il presidente del Csvs – finiscono nella catena alimentare e nell’organismo dove si accumulano e producono lesioni, tumori e modificazioni genetiche».
Le patologie legate ai pesticidi e ai fitofarmaci sono numerose. «Fra queste – ricorda Russo -  , il morbo di Parkinson, la Sla e la celiachia, dovuta alla presenza del “glifosate” che è contenuto nel Roundup, un pesticida distribuito dalla Monsanto».
Per la Asl di Lecce il dottore Michele De Benedetto ha parlato di «uso dissennato della chimica in agricoltura» e ha ricordato la drammatica situazione degli uliveti a sud di Gallipoli, dove i contadini giurano che la Xylella c’è sempre stata, in forma quasi inesistente e che è aumentata negli ultimi anni con l’uso scriteriato dei prodotti chimici.
Per l’università del Salento il professore Carlo Storelli ha inquadrato il problema nei sui aspetti fondamentali: alimentazionme, energia, ambiente e salute. «L’aumento della popolazione – ha detto  – spinge ad una maggiore produzione. Si arriva ad un punto che si introducono le biotecnologie. Il nostro compito è di dare risposte ai problemi, senza pregiudizi».

Venerdì, 13 Febbraio, 2015 - 00:05