Chiara Ferragni, se a influenzare è la bellezza di una città
“Papà, c’è Chiara Ferragni a Galatina”
“E chi è?”
“…”
“Comunque salutamela”.
Il dialogo semiserio, realmente avvenuto ieri pomeriggio tra una figlia di 30 anni e un padre di 65, è la fotografia di una generazione che fa fatica a stare dietro ai ritmi odierni, cadenzati dalle storie di Instagram, e ancora meno riesce a inquadrare i volti nuovi che di questi ritmi sono icone, soprattutto tra i giovanissimi.
Ieri Chiara Ferragni, forse colei che prima di chiunque altra ha intuito quanto potesse essere fruttuosa la strada dell’influencer, è stata davvero a Galatina. Ha fatto tappa nell’ombelico del Salento per girare delle clip video con Edoardo Winspeare di promozione della nostra terra, a supporto dell’attesissima sfilata Dior di domani a Lecce.
La premessa, poco interessante, sul fatto che io non mi sia mai dedicata alla Ferragni, non sia iscritta ai suoi canali, che non abbia particolare interesse nel vedere quale suggerimento dia su un outfit o su un prodotto di bellezza, non interferisce con una sostanziale verità: con i suoi 20,5 milioni di follower (per il papà di cui sopra, per mio padre e per tutte le persone che hanno qualche anno in più, sono coloro che letteralmente seguono una persona sui social per visualizzare tutto quello che fa, dice, fotografa ecc.) ha fatto un’eco incredibile della nostra città, facendola nominare probabilmente anche a chi non ne sapeva nemmeno l’esistenza.
Vederla impeccabile al centro della Basilica di Santa Caterina, nelle immagini che ha postato sul suo profilo, ha suscitato qualche critica (“a noi comuni mortali la concessione di uno scatto all’interno della chiesa forse solo dal Padreterno”), ma obiettivamente una pubblicità simile è per Galatina un incredibile volo gratuito potenzialmente verso tutto il globo.
Quando si è fermata a scambiare un saluto con il sindaco Marcello Amante e con qualche giovane fan, pur nella rapidità della sua serratissima tabella di marcia, ha avuto parole di stupore e meraviglia per la città e per il Salento tutto. E queste parole si stanno traducendo in messaggi d’amore per tutto il bello che la Puglia sa far vedere a chi si sofferma solo un attimo ad ammirarlo.
La banda che l’ha accolta al suo arrivo è stato un eccesso? A volte per esprimere la propria euforia si rischia di andare un po’ in là, ma alla fine anche quello è calore, anche quello è stato un modo per dire grazie a una giovane imprenditrice (33 anni) che, piaccia o meno, ha saputo creare un modello comunicativo innovativo facendone un business.
In quel modello comunicativo le foto postate da qui, dal Salento, da Galatina, hanno una risonanza decisamente superiore rispetto alle “strombazzate” fuori contesto che i soliti pseudo-satirici buttano qua e là tra le pagine Facebook, cercando forse consensi e venendo in realtà dimenticati esattamente un minuto dopo la pubblicazione dell’ultimo commento “contro” e mai “pro”.
Meno male che ai “pro” ci pensa una ragazza venuta da Cremona e cittadina del mondo. Nemo profeta in patria.
N.B. A onor del vero, la banda faceva parte del video a regia di Winspeare, non è stata iniziativa del Comune di Galatina.
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