Auguri a don Dario De Pascalis per i suoi 25 anni di sacerdozio

Ieri una lettera della comunità di San Sebastiano per il proprio parroco nell'importante anniversario

Caro don Dario,
scrivere una lettera non è più così usuale com’era un tempo, quando comunicare con foglio e penna era un modo discreto, ma di animo, per esprimere un pensiero e un sentimento. E ancora meno lo è leggere la suddetta lettera ad alta voce. Ma la situazione odierna è speciale e merita che passato e presente si intreccino per rendere omaggio a te e al tuo cammino, guardando al futuro. E poi io sono solo un tramite. Attraverso queste parole parla un’intera comunità, bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani, i volti che incontri quotidianamente e anche quelli che non sono così assidui tra queste mura. Il covid-19 può aver mescolato un po’ le carte in tavola e messo in discussione certezze, paure, priorità e sogni, ma l’affetto non muta sotto i colpi di una pandemia, anzi. Nella difficoltà ci si vuole bene un po’ di più, consapevoli che in fondo, ciò che conta davvero, ciò che non può esserci tolto, è l’amore.
Su questo amore piantiamo con radici forti il nostro augurio per te, caro don Dario. 25 anni di sacerdozio ti hanno riempito di polvere i piedi, fatto tremare chissà quante volte e caricato sulle spalle i dubbi di centinaia di persone. 25 anni di sacerdozio ti hanno però anche fatto sperimentare in modo incredibile la misericordia di Dio, capace di prendere la debolezza umana e trasformarla in forza di fede per il singolo e per il popolo tutto.
Un prete, un parroco, non è fuori dal mondo. Al contrario, attraversa il mondo con la responsabilità di un compito arduo e meraviglioso come quello di essere messaggero di pace. In questo viaggio ci siamo incontrati. Ci siamo dati appuntamento sotto la nostra tenda e abbiamo iniziato a conoscerci a vicenda, scoprendo ognuno i pregi e i difetti dell’altro, superando momenti non semplici, ma vivendone tanti bellissimi e sorridenti. La nostra speranza è che il tuo viaggio sia ancora lungo ed emozionante e che sia ancora tanta la gente che arricchirai e ti arricchirà.
La comunità di San Sebastiano è una comunità accesa e desiderosa di una preghiera che non rimanga mai solo un innalzare al cielo le mani, ma usi quelle mani per aiutare, costruire. FARE. Ecco, la parentesi del tuo sacerdozio in mezzo a noi, che ci auguriamo possa tutto sommato non chiudersi mai, come quelle relazioni che modificano i lineamenti, ma non si spengono in nessun caso, è una indimenticabile parentesi del FARE.
Tanti auguri, caro don Dario. La fede sia sempre una fiamma viva nel tuo cuore. Noi a quella fiamma abbiamo attinto e ancora attingiamo con gratitudine. E questa gratitudine esprimeremo “alla nostra maniera”, cioè festeggiando, cantando, ballando, ridendo, tutti insieme, nessuno escluso, appena ci sarà consentito farlo. Perché la condivisione è la porta più ampia per entrare nell’anima di chi ci è accanto. Tu ci hai aperto la tua e noi speriamo di averti aperto la nostra in un reciproco scambio di confidenza e gioia.
“Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola”. Ad maiora, semper.

Giovedì, 25 Giugno, 2020 - 00:05

Galleria