Allarme pacco bomba alle Poste. Erano tartufi

Messi subito in moto gli artificieri, poi la sorpresa. All'interno il video con i primi drammatici momenti

Pensavo fosse una bomba, invece era un tartufo. Scherzarci sopra adesso si può, ma quello strano odore aveva scatenato non poco la paura di un grave pericolo. Mattinata comunque travagliata per l'Ufficio Postale centrale di Galatina in cui si era paventata la minaccia di un'esplosione. A dare l'allarme un'impiegata che intorno alle 9,30 aveva sentito un odore molto intenso provenire da un pacco in giacenza. Si è addirittura sentita male a causa delle esalazioni, simili alla puzza di gas, ed è stata trasportata in ospedale dal quale è stata dimessa dopo poco con cinque giorni di prognosi per una forte irritazione alle vie respiratorie.
Avvertito subito, il direttore Fabrizio Morello ha immediatamente chiamato la Polizia di Stato, giunta sul luogo insieme ai Vigili del Fuoco di Maglie. L'edificio in pietra è stato evacuato e la strada bloccata al traffico dalla Polizia Locale. La struttura provvisoria delle Poste, eretta tempo fa per permettere alcuni lavori di manutenzione, è rimasta invece in funzione. I pompieri, indossate le tute anti aggressione chimica, si sono introdotti nel deposito e hanno estratto il pacco da cui i poliziotti hanno provvveduto a raccogliere tutti i dati per avviare immediatamente le indagini. Passata la palla agli artificieri, la sorpresa: nel pacco c'erano dei tartufi che, partiti da Chieti, erano diretti a Noha.
Dopo tanta agitazione un sorriso distensivo ha quindi coinvolto tutti, dagli impiegati postali ai semplici curiosi che erano stati attratti dalla confusione e dal movimento intorno agli uffici.
"Tutto è bene quel che finisce bene - dice Morello - ma non potevamo comportarci diversamente. Quando ci sono situazioni di questo genere, poco chiare, abbiamo il dovere di allertare le forze dell'ordine per questioni di sicurezza".
Pare che i tartufi fossero stati confezionati in una shopper di cotone e poi chiusi in una busta a bolle d'aria.
Il consiglio che giunge dagli addetti ai lavori è di far viaggiare gli alimenti in contenitori rigidi e ben sigillati, per evitare simili inconvenienti.
I tartufi, sotto sequestro, sono ora a disposizione della Polizia per le analisi di routine.

Martedì, 18 Dicembre, 2012 - 12:22

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