Abbiamo bisogno di un Grillo o di un grilletto?

Fratelli e sorelle, buonasera. O buongiorno, a seconda dell’ora in cui state cliccando. Il dubbio di oggi nasce da una frase che dà il titolo ad un libro, non recentissimo, di Grillo e Casaleggio. Frase che rimbalza ormai dappertutto e che apre un bel campo di battaglia, ma anche un bell’interrogativo: SIAMO IN GUERRA. Già, siamo in guerra. Ma contro chi? Contro cosa? Questo dubbio mi lacera e vorrei davvero condividerlo, aprire un bel dialogo, perché chiaramente non può esserci una risposta univoca. Lo spettro delle possibili risposte è troppo ampio. Vorrei provare a darne una mia, piccola. Per me la guerra non è alla malapolitica, ai partiti (fatti da gente che partita lo è da un pezzo, ma anche da gente seria) quanto piuttosto all’ignoranza dilagante, assassina, delirante.
La storia dell’evoluzione dell’uomo è una linea continua che, per secoli, ha continuato a curvare verso l’alto. Ora non si capisce se stia proseguendo orizzontalmente o se stia curvando, incredibilmente, verso il basso. Di sicuro non continua a salire. E la colpa è dell’ignoranza, credo. È ad essa che bisogna far la guerra. Lo stato del paese non è che un mega-sintomo di questo germe subdolo.
Se voglio fare il premier, ma penso solo a dover distruggere gli altri, non pensando a quello che dovrò fare dopo che saranno tutti morti sul campo di battaglia, allora sto ignorando il vero compito che devo assumermi. Non sono preparato, ma sparo lo stesso. Scateno uno tsunami, ma dopo non ho le competenze per ricostruire dalle macerie.
I paesi, come le case, si costruiscono mattone per mattone. Se il muro è bucherellato crollerà tutto di nuovo. Se sostituisco un muratore con un altro,  devo cercarne uno più esperto e preparato, non uno che s’incazza perché vede un muro pericolante, lo distrugge, e poi ne costruisce uno basato sul concetto di gruviera. O no?
Non so se abbiamo bisogno di un Grillo. Di sicuro abbiamo bisogno di un grilletto. L’ignoranza è il bersaglio. Lo studio, la preparazione, i libri e le azioni sono i proiettili per abbattere il bersaglio. Ma il grilletto che fa esplodere i colpi è la nostra mente. Insieme alla nostra voglia di fare. Facciamo?

Domenica, 24 Marzo, 2013 - 00:07