ZTL, "da residente nel centro antico avevo un permesso senza scadenza e sono stato ugualmente multato"

"Mi è stato detto che la legge non ammette ignoranza ed ho fatto ricorso al Giudice di Pace"

Buongiorno direttore, leggevo la lettera di don Salvatore Bello ed ho pensato che potrebbe essere interessante condividere con i suoi lettori anche la mia esperienza. Il 29 Maggio 2017 sono andato via da Galatina per motivi di lavoro e ci sono tornato il 19 Agosto dello stesso anno. Essendo residente nel centro storico, avevo ben notato le telecamere poste ai varchi di accesso, ma ero tranquillo
visto che possedevo un regolare permesso (senza scadenza) rilasciato proprio dalla polizia municipale di Galatina.
Alla fine di Ottobre mi è stata recapitata una multa per accesso al centro storico senza relativo permesso. Con stupore mi reco immediatamente dalla polizia municipale per chiedere spiegazioni.
L’incaricato per le multe mi spiega che con l’inserimento dei varchi automatici la vecchia banca dati dei residenti con regolare permesso è stata buttata via, sono stati inseriti nella nuova banca dati solo coloro che avevano fatto richiesta di un nuovo permesso. Mi riferisce anche che dovevo aspettarmi almeno altre 7 multe (quasi 90 € l’una, inclusi 16 € di notifica, già recapitate) relative al solo mese di Settembre e un numero ancora sconosciuto per Ottobre.
Quando ho chiesto come mai non avessero comunicato ai residenti la necessità di ri-registrarsi per ottenere un nuovo permesso, mi è stato risposto con una classica frase di rito “la legge non
ammette ignoranza”. Ho anche chiesto se fosse possibile parlare con un superiore incaricato, per capire se poteva esserci una via ragionevole per risolvere la questione o se l’unica strada percorribile fosse il ricorso al giudice di pace.
Non è stato facile riuscire a parlare con il ten. Cesario Pica, il quale ha interpretato la mia domanda come la richiesta di un favore personale e mi ha ribadito che l’unica alternativa al pagamento di tutte le sanzioni era il ricorso al giudice di pace. In verità ho cercato di spiegare che io non chiedevo un favore personale, ma una soluzione ragionevole che avrebbe potuto evitare a me ed al comune un contenzioso evitabilissimo.
Tutto sommato, io ero in possesso di un permesso senza una data di scadenza (oltre ad essere ancora residente nel centro storico), quello nuovo ha una data di scadenza (circa 3 anni), e ancora non mi spiego perché abbiano escluso dalla nuova banca dati chi già avesse a pieno titolo un permesso. Avrei anche capito il pagamento della prima sanzione (inteso come avviso a pagamento
della necessità di ri-registrarsi nella nuova banca dati), considerando anche che la folta giurisprudenza dei giudici di pace sui casi di sanzioni per accessi multipli di residenti in ztl andava in questa direzione. Ma il nostro ten. mi ha risposto che a lui non risultava questa casistica e non mi è sembrato il caso di insistere.
Ovviamente ho presentato ricorso al giudice di pace e sarà lui a stabilire chi in questo caso sia stato ignorante verso la legge ed il buon senso. Nel caso il giudice decida che io debba pagare tutte le multe, sarò il primo a fare pubblica ammenda, anche su questo sito, e pagare il prezzo della mia ignoranza.
Il mio rammarico (preventivo) è che nel caso in cui il giudice desse ragione a me, il corpo di polizia urbana non pagherà nessun prezzo per la sua ignoranza. Nemmeno il Comune di Galatina (...) pagherebbe alcun prezzo, se non in termini elettorali alla prossima tornata.
Non mi sembra un buon inizio per chi si proponeva come il nuovo che si voleva distinguere da un passato poco edificante. Io delle mie responsabilità e dei relativi oneri economici mi farò personalmente carico, gli altri protagonisti le scaricheranno sulla funzione che esercitano o sui conti del comuine, forse per questo hanno rimandato con tanta leggerezza il tutto ad un contenzioso che forse non risulterà gratis nemmeno al comune.
Cordiali saluti
Sandro Apollonio

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Mercoledì, 3 Gennaio, 2018 - 00:06