Xylella, "Il Cnr è in conflitto di interesse"

Il Centro di Documentazione anti-Bufalite in uno con il Coordinamento degli Agricoltori per l’Olivicoltura ha invitato (con diffida) l’Istituto di Protezione Sostenibile delle Piante - Consiglio Nazionale delle Ricerche (I.P.S.P.-C.N.R.) con sede in Torino, in persona del responsabile della sezione di Bari, dott. Pierfederico La Notte a volersi astenere da ogni ulteriore attività inerente il monitoraggio e le analisi della batteriosi che ha colpito gli uliveti in Puglia di Xylella Fastidiosa.
L’obbligo di astensione deriva dal conclamato conflitto di interesse che è scaturito a capo del C.N.R. sin dal maggio 2018 allorché il Servizio Fitosanitario della Regione Puglia ha individuato la cultivar Favolosa Fs-17 come l’unica, insieme alla Leccino, utilizzabile (e autorizzabile) per i re-impianti e deriva dal fatto che lo stesso C.N.R. è "persona" direttamente interessata nella operazione in quanto titolare del brevetto di invenzione della cultivar ottenuta da incroci in laboratorio del C.,N.R., appunto, che ne incassa le royalties.
A titolo di “informativa” la diffida-invito è stata trasmessa anche al Presidente della Giunta della Regione Puglia, Michele Emiliano, per mettere formalmente a conoscenza – ai fini di ogni possibile provvedimento da assumere – la Regione Puglia, quale ente concendente che l’ente pubblico, concessionario delegato delle attività inerenti il monitoraggio per la Xylella sin dal 2013/2014, versa in condizione di conflitto di interesse avendo diretti interessi economici nella vendita della cultivar Fs-17 Favolosa. Tale condizione risulta essere inquietante se si pensa che la Regione Puglia ha affiancato proprio il C.N.R. di Bari alla sperimentazione di germoplasma di olivo resistente RESIXO avviato a Gagliano del Capo (LE) presso l’azienda olivicola di Melcarne che corre il rischio di essere in qualche modo intralciata o allungata nei tempi a causa di una presenza così ingombrante. Mentre per ragioni ispettive e di accertamento di eventuali illeciti, la comunicazione è stata inviata all’A.N.A.C. Autorità contro la corruzione competente a verificare i casi di conflitto di interesse nella P.A. e alla Procura della Repubblica competente per territorio rilevando il comportamento atipico e allarmante del C.N.R. che non ha comunicato autonomamente e direttamente della situazione, non già potenziale, ma effettiva ed in atto, la Regione Puglia e la Commissione U.E. per cui si è sollecitato la Magistratura di voler verificare se l’attività di ricerca che ha portato alla individuazione della cultivar “resistente” alla Xylella, sia trasparente, oggettiva e, quindi, replicabile. Quella della Xylella si evidenzia vieppiù come una batteriosi moltiplicatrice di giri d’affari. Occorrono sicuramente maggiori e attenti controlli che qui si invocano.

Per il Centro di Documentazione
f.f. Antonio de Franco, segretario del Coordinamento

Martedì, 1 Gennaio, 2019 - 00:05