Vulvodinia, si può curare e vincere

L’associazione VIVA - Vincere Insieme la VulvodiniA - ha il piacere di invitarvi alla terza Giornata Informativa, un evento di divulgazione nazionale ideata per approfondire una malattia troppo spesso vittima di stereotipi e tabù e soprattutto, troppo spesso silente: la vulvodinia. Si tratta di un’occasione unica a livello nazionale che permetterà di indagare sintomi, diagnosi e cure della “sindrome vulvo vestibolare”, attraverso i consigli di medici specialisti ed aprendo un dialogo diretto con le donne in sala. 
L’incontro, che vede come direttori scientifici la Dott.ssa Giovanna Gariglio, ostetrica, osteopata e sessuologa (Torino) ed il Dott. Raffaele Di Giacomantonio, specialista in ginecologia ed ostetricia, D.S.S 4 Asl di Bari, inizierà alle 14:30 circa. Ad aprire i lavori sarà il Dott. Antonio Perrone, Direttore dell’UOC di ginecologia ed ostetricia dell’Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce.
Una giornata d’informazione e confronto, organizzata dalle donne per le donne.
La parte centrale della giornata sarà, dedicata al pubblico, che avrà a disposizione uno spazio libero per domande e dubbi.

Ma cos’è la vulvodinia? Attraverso quali sintomi riconoscerla e come curarla? Questo sarà l’argomento di tutta la Giornata Informativa.
La vulvodinia è una patologia reale, dolorosa, cronica che interessa la regione vulvare, provocata da un’infiammazione delle terminazioni nervose della vulva che incide profondamente sulla qualità della vita di chi ne è affetta, minando la percezione di se stesse, la sicurezza, la vita sessuale e anche il rapporto di coppia. Dal punto di vista medico, parliamo di un disturbo in assenza di altre manifestazioni cliniche evidenti, non è una malattia rara ma pochi sanno di cosa si tratti, e pochi sanno che è un disturbo che affligge il 16% delle donne in tutto il mondo, in una fascia d'età media dai 18 ai 35 anni. Essa influisce negativamente sulla vita quotidiana delle donne, eppure, se ne parla troppo poco.
L’ Associazione VIVA – Vincere Insieme la VulvodiniA  - è nata nel 2013 ed è formata da un gruppo di sette donne che hanno vissuto in prima persona il calvario della malattia: “Abbiamo deciso di unirci per non far passare a nessun’altra donna quello che abbiamo vissuto noi: il ritardo diagnostico da parte dei medici e la solitudine che deriva dall’affrontare questo delicatissimo percorso – raccontano le donne di VIVA ed organizzatrici dell’evento leccese. Vogliamo dare voce e spazio a chi ha vissuto da vicino questa esperienza così difficile e dolorosa che noi capiamo bene”.
A questo proposito, come già accennato, la parte centrale della giornata sarà, dedicata al pubblico, che con domande e testimonianze darà vita ad un momento di dibattito e di approfondimento degli aspetti psicologici relazionali e sociali collegati alla vulvodinia.
Durante i lavori si alterneranno specialisti di diverse aree: medica, psicologica, osteopatica/sessuologica, riabilitativa e delle tecniche di rilassamento globali. Gli esperti che si alterneranno, prima di dare spazio alle domande del pubblico, saranno rispettivamente: Raffaele Di Giacomantonio, Anna Rosa Melillo, Giovanna Gariglio, Anna Grazia Cagnazzo ed Eleonora Rotundo.
“Ci piace l’idea di avere un punto di contatto aperto e libero con le donne, faccia a faccia, e non solo “incontrarle” nell’anonimato della rete – proseguono le donne di VIVA –  perché i medici si devono informare di più e le donne che soffrono devono avere la capacità di fare “rete” tra loro: unire le forse, scambiarsi informazioni, parlarne senza vergogna. Ed, infine, trovare una diagnosi e una cura”.Questa è una battaglia che si può vincere soltanto insieme!
L’evento è patrocinato dal Comune di Lecce ed organizzato grazie al contributo di Deakos e Uniderm.

Venerdì, 6 Novembre, 2015 - 00:04