"Vogliono chiudere Galatina, una delle migliori cardiologie d'Italia"

Anche il M5S lancia un grido d'allarme e si oppone al piano della Giunta Emiliano

“Chiudono quella che, per anni, è stata una delle migliori cardiologie d’Italia (fonte Agenas, Ministero della Salute)”. La notizia diffusa due giorni fa da un quotidiano locale ha messo in allarme tutti gli operatori del settore. “La Cardiologia del Santa Caterina Novella -ricordano in molti- è stata una delle poche in Puglia ad essersi imposta nel panorama scientifico nazionale pubblicando articoli, parlando ai meeting, organizzando tantissimi congressi”. “Si tratta di un grave danno alla comunità -ribadiscono- perché le cardiopatie acute che normalmente fanno riferimento a Galatina non avranno più assistenza adeguata e saranno a rischio di eventi fatali. Lo stesso rischio correranno i ricoverati in ogni reparto che vadano incontro a complicazioni cardiache. Come faranno i primari di pneumologia, medicina, malattie infettive, pediatria, ostetricia, neonatologia e nefrologia ad operare in un ospedale senza cardiologia?”
A raccogliere il grido d’allarme è il Movimento 5 Stelle attraverso i suoi tre portavoce Antonio Trevisi, consigliere regionale, Leonardo Donno, deputato, e Cataldo Mininno, senatore.
“L’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina non può perdere ortopedia, cardiologia e geriatria, affermano i tre.  Si tratta di reparti chenon sono presenti all'interno di altri ospedali e un paziente in condizioni critiche, nell'ottica di una gestione plurispecialistica e integrata, sarebbe costretto ad essere trasportato in vari nosocomi con tutti i rischi connessi. Anche il mantenimento del punto nascita senza il reparto di cardiologia/UTIC e, di conseguenza, senza posti letto monitorati,metterebbe a repentaglio la sicurezza del parto stesso rendendo difficile o impossibile il trattamento delle problematiche cardiologiche del neonato e della madre”.
“All'interno dell'UTIC - continuano i cinquestelle - vengono gestiti quotidianamente casi ad elevata complessità in sinergia con gli altri reparti specialistici presenti all'interno dell'ospedale. In particolare, grazie alla presenza del reparto di Nefrologia/Dialisi, è possibile offrire trattamento dialitico e di ultrafiltrazione ai pazienti che presentano insufficienza renale acuta o sindromi settiche con insufficienza multiorgano; grazie alla presenza del reparto di pneumologia, si possono gestire al meglio le problematiche respiratorie anche ricorrendo a sistemi di ventilazione non invasiva; grazie alla presenza del reparto di Malattie Infettive, invece, è possibile affrontare tempestivamente le problematiche infettive dei pazienti ricoverati ed allo stesso tempo offrire trattamento intensivo ai pazienti ricoverati per endocardite che vanno incontro a complicanze”.
Il reparto di degenza di Cardiologia ed UTIC dell'Ospedale di Galatina, offre all'utenza 16 posti letto monitorati, di cui 8 dotati di monitoraggio dei parametri vitali, con configurazione da terapia intensiva, con apparecchiature moderne e in buono stato di efficienza. Al reparto afferiscono malati dal territorio (PS e 118) e dagli altri reparti di degenza, con patologie cardiovascolari acute, patologie cardiovascolari croniche riacutizzate o con necessità di monitoraggio continuo della traccia ECG e dei parametri vitali essendo la Cardiologia l'unico reparto dell'ospedale con questa dotazione.
“In oltre 40 anni - proseguono i pentastellati - le UTIC hanno reso e rendono un enorme servizio al territorio nazionale e anche al Sud hanno sempre dato un grande contributo. Negli ultimi anni si è assistito, grazie a sinergie efficaci tra operatori, Asl e Istituzioni, ad una crescita notevole della cardiologia anche nel nostro territorio; crescita che ha prodotto salute e ricerca scientifica, quest'ultima parte essenziale di un percorso di progresso. Tale patrimonio va difeso e fatto progredire, per il bene della comunità e per garantire un diritto fondamentale come quello della “tutela della salute”.

Martedì, 3 Luglio, 2018 - 00:07