"Vogliamo studiare al caldo!"

Manifestazione degli studenti galatinesi per chiedere l'accensione del riscaldamento nelle scuole

Al grido di "Vogliamo studiare al caldo!" gli studenti di tutte le scuole di Galatina si sono mobilitati e stanno manifestando in Piazza Alighieri e in Piazza San Pietro. Chiedono una cosa semplice che la Provincia faccia bene il suo lavoro. Non capiscono, infatti, perché ogni anno devono mobilitarsi gli studenti affinché chi deve occuparsi degli edifici in cui sono ospitate le scuole medie superiori si accorga che le aule sono gelate.
"Siamo noi, il futuro dell'Italia siamo noi!" -è lo slogan che viene intonato sotto la Chiesa Madre e unisce tutti in una sola voce. "Non ci avrete come ci volete!" -avvertono poi i ragazzi prima di sciogliere le fila.
Gabellone, intanto, fa sapere che presto utilizzerà due milioni di euro per comprare il gasolio e mettere in sicurezza le scuole.

In mattinata una delegazione di studenti è stata ricevuta dal Commissario prefettizio che "ha prontamente garantito che i riscaldamenti inizieranno a funzionare nel giro di un paio di giorni" -si legge in una nota del Blocco studentesco, organizzazione di volontari che si occupa di problemi studenteschi.
"Siamo consapevoli che la responsabilità ascrivibile ai singoli istituti è minima, dal momento che in seguito alla riforma scolastica i fondi scolastici sono ai minimi storici. Anche la provincia, esautorata di autonomia giuridica ed economica in seguito alla riforma Delrio, ha ben poco spazio d' azione. Resta comunque innegabile che i poteri di cui dispongono vengono usati poco tempestivamente, dal momento che i fondi destinati ai riscaldamenti sono stati stanziati, ma le procedure di attivazione erano ancora in attesa di approvazione. Attenderemo il riscontro pratico di quanto stabilito nell'incontro odierno - conclude la nota - e restiamo a disposizione di tutti gli studenti che avessero problemi da segnalarci."

Venerdì, 2 Dicembre, 2016 - 09:40

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