"Vigilare e tenere alta l’attenzione, ma su dati oggettivi e non su “pre”-giudizi di campanile"

Il Sindaco di Galatina ha impugnato l'AIA concessa alla Colacem. Porte aperte nello stabilimento di Sesto Campano diretto da Massimo Giaccari, ingegnere galatinese

È di questi giorni la notizia dell’iniziativa intrapresa dal Sindaco del Comune di Galatina – cui hanno aderito altri comuni salentini – volta a fare luce e chiarezza sul rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata a Colacem di Galatina e sul rispetto o meno delle prescrizioni e raccomandazioni imposte dalla Regione Puglia.
La legittima necessità di chiarezza ha spinto il Sindaco Marcello Amante a presentare ricorso al TAR chiedendo l’annullamento dell’autorizzazione  AIA (in allegato).
È nota l’attenzione che, da tempo, l’Osservatorio presta al fine di “coniugare il diritto al lavoro, alle tematiche ambientali e alla tutela della salute delle comunità”, come è altrettanto nota e giustificata – lo abbiamo detto in altre occasioni – la preoccupazione di ciascuno rispetto all’incidenza delle produzioni industriali, ma anche artigianali e agricole, sulla qualità dell’ambiente.
Per questo, l’Open Day organizzato lo scorso 26 maggio dal vicino stabilimento Colacem di Sesto Campano ci offre lo spunto per alcune riflessioni di merito e di metodo nell’affrontare proprio le specifiche tematiche all’attenzione dei Sindaci.
Bisogna riconoscere all’Ing. Massimo Giaccari, Direttore dello stabilimento molisano, Presidente di Assindustria Molise e – lo diciamo orgogliosamente – galatinese doc, di aver aperto le porte dell’azienda da lui diretta alla società civile: amministratori locali, istituzioni scolastiche di ogni livello, realtà produttive ed associative, privati cittadini (complessivamente più di 1.500 persone) hanno affollato uno stabilimento che, per un giorno, ha ospitato chi in quel territorio vive e ha diritto di conoscere. Tutto il ciclo produttivo e gli strumenti di controllo e monitoraggio apprestati dall’azienda in ogni fase dello stesso sono stati resi fruibili ai visitatori, offrendo a tutti la possibilità di conoscere e documentarsi. Perché, come abbiamo già avuto modo di dire in passato, solo conoscendo ed assumendo un atteggiamento critico è possibile comprendere e trovare risposte ai pur legittimi dubbi, pretendere, se del caso, interventi migliorativi, o ancor più “demolire” consapevolmente l’esistente.
Auspichiamo e siamo certi che anche lo stabilimento Colacem di Galatina si muova nella direzione intrapresa dal gemello molisano: perché, come già detto, la crescita di un territorio non può, oggi, prescindere da un modello di sviluppo sostenibile, e noi siamo convinti che tanto si è fatto e molto altro si può ancora fare; ma senza dimenticare i tanti lavoratori che a quello sviluppo concorrono e che non possono essere considerati solo numeri. E se i cittadini hanno il diritto di pretendere protezione dei loro diritti fondamentali, le istituzioni hanno l’obbligo, da un lato, di vigilare e tenere alta l’attenzione, ma su dati oggettivi e non su “pre”-giudizi di campanile, perenni campagne elettorali e speculazioni di ogni genere, e, dall’altro, e nella stessa misura, di tutelare il lavoro.

Pagina Facebook: Osservatorio Permanente Lavoro e Ambiente Galatina

Domenica, 10 Giugno, 2018 - 00:07

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