Vietato muoversi dal proprio comune
I Ministri della Salute e dell'Interno hanno firmato un'apposita ordinanza in attesa del DPCM di Conte. Il problema degli impianti a ciclo continuo presenti anche sul territorio di Galatina e Soleto
“E' fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute". È quanto prescrive l'Ordinanza firmata oggi congiuntamente da Roberto Speranza, Ministro della Salute, e Luciana Lamorgese, Ministro dell'Interno.
"La disposizione produce effetto -si legge nell'articolo 2- dalla data del 22 marzo ed è efficace sino all’entrata in vigore del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.
C'è molta attesa per il DPCM annunciato ieri notte da Giuseppe Conte, soprattutto per conoscere con precisione quali sono le aziende che devono bloccare la produzione in modo da consentire ai dipendenti di non muoversi da casa.
Come devono comportarsi, ad esempio, le aziende che gestiscono impianti, in attività 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno, che per essere fermati richiedono l'esecuzione di procedure più o meno lunghe (Acciaierie, Raffinerie, Cementifici, Calcifici, Fonderie etc.)?
I territori di Galatina e Soleto sono interessati da impianti di questo tipo come lo stabilimento Colacem di via Corigliano, il calcificio Minermix e le Fonderie De Riccardis.
La Prefettura di Lecce, interpellata in merito, ha ovviamente rinviato ogni decisione alla pubblicazione del DPCM.
Ore 23
Gli impianti a ciclo continuo possono continuare a funzionare
Il dpcm del 22 Marzo 2020 all'articolo 1, comma g, chiarisce che "sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all'impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente esercitata sulla base della dichiarazione resa".
C'è molta attesa per il DPCM annunciato ieri notte da Giuseppe Conte, soprattutto per conoscere con precisione quali sono le aziende che devono bloccare la produzione in modo da consentire ai dipendenti di non muoversi da casa.
Come devono comportarsi, ad esempio, le aziende che gestiscono impianti, in attività 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno, che per essere fermati richiedono l'esecuzione di procedure più o meno lunghe (Acciaierie, Raffinerie, Cementifici, Calcifici, Fonderie etc.)?
I territori di Galatina e Soleto sono interessati da impianti di questo tipo come lo stabilimento Colacem di via Corigliano, il calcificio Minermix e le Fonderie De Riccardis.
La Prefettura di Lecce, interpellata in merito, ha ovviamente rinviato ogni decisione alla pubblicazione del DPCM.
Ore 23
Gli impianti a ciclo continuo possono continuare a funzionare
Il dpcm del 22 Marzo 2020 all'articolo 1, comma g, chiarisce che "sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all'impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente. Fino all’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività, essa è legittimamente esercitata sulla base della dichiarazione resa".
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Domenica, 22 Marzo, 2020 - 19:00