Viale Santa Caterina Novella è al buio. Rimossi i vecchi lampioni pericolanti ma non sostituiti

Cosa succede in città? C'è qualche cosa, qualcosa che non va... Sembra semplice e scontato citare il testo di una canzone per esprimere il proprio dissenso su alcuni fatti, ma se proviamo ad analizzarli bene allora quel motivo diventa impegnativo, carico di significato. E preoccupante. Ho l'impressione che spesso si sottovaluti l'importanza di alcuni accadimenti nel nostro paese, limitandosi solo a commenti "da bar" e poche volte denunciando, subendo decisioni che non rispecchiano la nostra volontà e accettando, da bravi italiani lobotomizzati, qualunque cosa.
Credo però che sia arrivato il momento di chiedere e qualcuno DEVE rispondere assumendosi le proprie responsabilità e legittimando mandato e stipendio che noi cittadini abbiamo permesso.
Giorni fa l'illuminazione del tratto finale di Viale Santa Caterina Novella (in prossimità del semaforo) è stata rimossa perchè "i pali erano pericolosi", almeno, questa è stata la risposta che ho avuto da un cordiale colloquio telefonico con un dirigente comunale il quale ha anche aggiunto: "visto che è in programma la sostituzione di un centinaio di pali in tutto il paese si sta contrattando il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti e, una volta ottenuto, bisognerà fare la gara di appalto per poi installare i nuovi".
Voglio concedermi allora una domanda: nell'attesa che questo lunghissimo iter faccia il suo corso (almeno 6-7 mesi) non si potevano mettere in sicurezza i vecchi pali? O è meno pericoloso tenere al buio assoluto un viale in cui la sera le auto sfrecciano ad alta velocità e c'è un continuo attraversamento di pedoni? Chi si assume la responsabilità di questo gesto?
Ora, non so quanto sia costato l'albero di Natale in Piazza San Pietro ma visto che lì di luce ce n'è già abbastanza non si poteva evitare questa spesa e pensare a rendere sicuro Viale S. Caterina Novella con un'illuminazione magari provvisoria? Poi avremmo chiesto a qualche benefattore di donarcene uno e, anche se più semplice e meno appariscente, la gente avrebbe capito.. In fondo non bisogna sempre e per forza "sembrare" e mai "essere", predicare e mai fare.
Vi ricordo, cari amministratori passati, presenti e futuri, che la gestione di un paese, come quella di un'azienda, andrebbe sembre fatta come farebbe un buon padre di famiglia. E fino ad ora, ripensando anche ad altri grossi problemi che ha Galatina, mi sembra che lo spirito sia stato un altro.


 

Lunedì, 23 Dicembre, 2013 - 00:09