Fra le vittime del terremoto del 24 agosto scorso ci sono anche Marisa Marra, una signora galatinese che da tempo viveva ad Amatrice, sua figlia Alessandra Bonanni e suo nipote David Carfagna. A dare il triste annuncio, con un manifesto apparso ieri in città, sono state la mamma, Pierina Decrocco, le sorelle Carmela, Lucia con il marito Antonio Mandorino, Anna con il marito Paolo Maglio, medico molto noto a Galatina.
La signora Marisa, sessantaduenne, si era trasferita nel Lazio da molti anni. Alessandra Bonanni aveva 44 anni e suo figlio David, che viveva con la nonna Marisa, in luglio, aveva compiuto 26 anni.  L'altro figlio di Marisa, Daniele, si è salvato probabilmente perché la sua casa è in periferia. Alessandra aveva anche un'altra figlia, sopravvissuta, che abitava in un edificio nei pressi dell'Hotel Roma.
La famiglia Bonanni-Marra-Carfagna conduceva ad Amatrice, in maniera molto apprezzata dai numerosissimi frequentatori, il famoso ristorante Ma-Tru.
I parenti galatinesi, facendo un viaggio surreale, hanno raggiunto una delle tendopoli in cui sono state composte le salme. I funerali si svolgeranno in forma privata.

La descrizione del ristorante Ma-Tru
Il Ristorante Ma-Trù sorge nel cuore della cittadina di Amatrice. Ospitata in un antichissimo palazzo rinascimentale che si affaccia sul centralissimo Corso Umberto I, a pochi metri dalla Chiesa di Sant’Agostino, dalla Porta Carbonara e dal Parco in Miniatura, il ristorante rappresenta il luogo ideale dove gustare piatti tipici, sapientemente preparati e trascorrere un po' di tempo in tutta tranquillità.
All’interno di questo ristorante, in un ambiente caldo e raffinato avrete la possibilità di assaggiare l’immancabile Amatriciana, ma anche gustare la carne genuina, preparata seguendo le antiche ricette: dagli arrosticini di pecora alla salsiccia, dall’arrosto misto alla carne di bovino, avete solo l’imbarazzo della scelta. Il tutto accompagnato da un’ottima carta dei vini e dalla simpatia e professionalità del personale.
Il Ristorante Ma-Trù trae la sua denominazione dall’originario nome della città dell’Amatrice. Infatti Ma–Tru sta per Mater Troentum, madre del Tronto, il fiume che nasce ai piedi dei Monti della Laga per poi sfociare nel Mar Adriatico.Ma trù i più rozzi e più lontani la chiamano ancor oggi Matruce, poi Matrice, in latino Matrix. Nel corso dei secoli, rimase ad indicare una città della terra Italia e si ingentilì in Amatrice, Amatrix, in ricordo della regina Amata, moglie di Latino, re degli Aborigeni che la fondò. Gli abitanti della Matrice sono detti Matriciani, i Greci li chiamavano nella loro lingua “Nati su le montagne”: la zona comprendeva oltre il territorio che è oggi del comune di Amatrice anche quello di Arquata del Tronto, Accumoli, Montereale, Campotosto, Cittareale, Posta, Borbona, Antrodoco, Leonessa, Norcia. (da italiavirtualtour)

Tutto questo, purtroppo, non c'è più.

 

"Quello strazio che non si può dimenticare. Chissà cosa ricorderà la piccola Asia..."