Una norma transitoria per il cambio di confini fra Galatina e Sogliano Cavour
La proposta di legge di ridefinizione dei confini tra i Comuni di Galatina e Sogliano Cavour sarà gestita da una norma transitoria che disciplinerà i diritti edili delle superfici che sono state oggetto di trasferimento da un Comune all’altro. È quanto stabilito dalla VII Commissione consiliare che ha accolto la proposta del presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, che nella seduta dell’11 febbraio u.s. ha chiesto e ottenuto dal Consiglio regionale un rinvio per l’approvazione delle legge che stabilisce i nuovi confini tra i Comuni salentini di Galatina e Sogliano Cavour, decisa attraverso referendum dalle comunità interessate.
“Il rinvio ed il conseguente passaggio in Commissione – ha spiegato il presidente Negro – si è reso necessario per integrare il testo delle necessarie disposizioni in materia di condoni e pratiche edilizie e audire i responsabili degli uffici tecnici dei Comuni interessati. Ciò è stato possibile oggi grazie alla solerzia del presidente della Commissione Statuto, Giannicola De Leonardis e all’apporto indispensabile dell’assessore Barbanente. Il prossimo Consiglio regionale, quindi, potrà approvare definitivamente la legge di ridefinizione dei confini il cui obiettivo è quello di porre fine ad un disagio durato dieci anni di cittadini che hanno scoperto di risiedere in un Comune diverso da quello in cui erano convinti di avere la residenza. Sarà questo l’ultimo atto di un lungo e tortuoso iter legislativo avviato nel 2004, cassato prima da un giudizio di legittimità della Corte Costituzionale e conseguentemente annullato da un provvedimento del TAR, che ha potuto proseguire grazie alla proposta di legge da noi presentata in data 11 gennaio 2012 unitamente ai colleghi Blasi e Palese. Grazie al nostro impegno, infatti, la proposta sottoposta a referendum popolare è arrivata in tempi brevi in Consiglio regionale ed ora si appresta ad essere definitivamente approvata per rispondere alle istanze di quei cittadini che hanno patito disagi a causa del trasferimento da un Comune all’altro”.
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