Un video documenta l'aggressione di un medico ad un suo anziano paziente avvenuta a Calimera
Nella mattinata di oggi i Carabinieri della Stazione di Calimera hanno denunciato in stato di libertà per lesioni personali aggravate, un uomo, medico di medicina generale nel comune di Calimera, convenzionato con il sistema sanitario regionale. Il sanitario nel pomeriggio di ieri, 2 aprile 2020, fuori dal proprio studio medico di Calimera avrebbe aggredito un proprio assistito, un anziano di 86 anni.
Secondo quanto ricostruito dai militari, l’aggressione sarebbe nata in seguito ad una lite iniziata per futili motivi tra il medico e il paziente. Il deferimento del medico alla Magistratura, operato dai Carabinieri, formalizza una denuncia pubblica, fatta attraverso un video girato da un passante in una strada di Calimera. Vi si vede un uomo in camice bianco che, prima prende a schiaffi e poi fa cadere a terra e lo colpisce a calci un uomo che si appoggia ad un bastone.
Sulla scena c’è un altro uomo e poi si vede una donna che tenta di fermare la persona in camice bianco. Si odono voci alterate.
Alle ore 13:28 di oggi, la Asl di Lecce interviene per affermare che “Quello che è accaduto ieri a Calimera, l’aggressione da parte di un medico di medicina generale ai danni di un paziente di 87 anni, è di una gravità inaudita. La Asl di Lecce ha messo in campo tutte le iniziative utili per accertare i fatti e sanzionare in maniera categorica l’accaduto. A tal fine l'U.O. Gestione Rapporti Convenzionali della Asl, su mandato della Direzione generale, ha immediatamente sospeso dal servizio, in via cautelare, il medico coinvolto (sia dalla medicina generale che dalla continuità assistenziale di Santa Cesarea Terme), attivando tutte le procedure per la revoca definitiva della convenzione.
La Asl ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri di Calimera, nonché all’Ordine dei medici. Al paziente aggredito va tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto. L’accaduto non fa onore ai tanti medici di famiglia che con abnegazione, anche a costo della vita, curano i pazienti presso i loro domicili in piena emergenza epidemiologica”.
L’Ordine dei Medici provinciale, dal canto suo sottolinea che “tutta la comunità medica salentina rimane basita, addolorata e profondamente offesa dal vile comportamento di un individuo iscritto al nostro Ordine professionale – che ha selvaggiamente aggredito un inerme cittadino, vicino ad uno studio medico a Calimera. L'offesa non è solo nei confronti di quest'ultimo, cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà (espressa personalmente dal sottoscritto, recatosi a testimoniare la vicinanza di tutti i Medici leccesi, insieme al Sindaco di Calimera), ma è anche una gravissima offesa ai danni di tutti i Medici (e a quelli della prima linea nel territorio e in ospedale in particolare), che in questi giorni difficili stanno sacrificando tutto e spesso la loro stessa vita per una professione di servizio. Abbiamo interessato doverosamente la Procura della Repubblica e abbiamo intrapreso l'iter disciplinare dovuto, che sarà il più possibile rapido e severo. Oggi i Medici del Salento, della Puglia e d'Italia sono impegnati in una azione storica che nel dramma epidemico, sta rinsaldando il rapporto di cura e di fiducia tra medico e cittadino. Aver macchiato così gravemente il giuramento professionale, indossando indebitamente un camice bianco, ci porta ancor di più a stringerci intorno ai nostri valori etici fondanti, allontanando con sdegno e senza indugio tutto ciò che sia lontano da essi”.
Nella mattinata di oggi il Direttore Generale della Asl, Rodolfo Rollo, si è recato al Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce per accertarsi sulle condizioni di salute dell’uomo di 87 anni aggredito ieri a Calimera dal suo medico di medicina generale. "L’anziano -fanno sapere dalla Asl- è stato accompagnato al Pronto Soccorso questa mattina da suo nipote. Al momento dell’incontro erano in corso le indagini diagnostiche previste. Il primario del Pronto soccorso del Fazzi ha già preannunciato al Direttore generale che il paziente necessita comunque di essere ricoverato".
“Vedendo e rivedendo quel video -dichiara Paolo Pellegrino, vicepresidente della III commissione Sanità del Consiglio Regionale pugliese- mi vengono i brividi perché ai nostri occhi balza la scena di un uomo anziano invalido, scaraventato a terra e inerme, pur in presenza di una terza persona che si limita a guardare la scena senza metter in atto alcun, seppur timido, accenno di soccorso. E dov’erano i passanti? E dov’era chi ha preferito riprendere la scena con il proprio smartphone piuttosto che intervenire in difesa dell’anziano?
Questo episodio evidentemente obbliga tutti noi a un’attenta riflessione sociale e antropologica. Ripeto, la violenza è sempre inaccettabile, ma i nostri anziani non possono più essere considerati meri fardelli anagrafici contro i quali scaraventare la nostra indifferenza, le nostre paure e le nostre esasperazioni”.
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