Un profumo di rose
Avevamo un muretto e un profumo di rose in comune, un’età che si aggirava intorno ai 10 anni. L’entrata era da strade diverse ma da quel giardino confinante si sentiva una voce intonare canzoni di chiesa con una melodia che toccava il cielo e dava pace a chi ascoltava. Ed io ogni volta che sentivo quella voce stavo fermo, immobile ad ascoltare ogni parola. Per il tempo che seguì fu un crescendo di canti e di preghiere. Poi più nulla, quel nostro amico un po’ più grandicello di noi era un “seminarista”. Quel percorso non andò a buon fine, rimase sempre un uomo di fede e di Chiesa, altruista e generoso ma la vocazione s’era persa per strada. Ci siamo incrociati in un bar, qualche giorno fa, ci siamo di nuovo salutati, scambiato qualche parola e di nuovo. Ma quella voce che scavalcava il muretto che divideva i giardini delle nostre case, la riconoscevo ancora, la sentivo ancora intonare canzoni di chiesa mentre tutto intorno un profumo di rose andava a mescolarsi al profumo della nostra età, a sogni e speranze confuse a realtà.
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