Un kamikaze nel porto di Otranto, ma era un'esercitazione
Si è svolta ieri mattina nell’area di “security” del porto di Otranto un’esercitazione finalizzata a testare l’efficienza delle procedure da mettere in atto a seguito di presunto atto terroristico, secondo i dettami delle norme internazionali sulla sicurezza marittima, che garantiscono controllo e sicurezza delle banchine portuali.
L’esercitazione condotta e coordinata da militari della Guardia Costiera di Gallipoli ed Otranto ha coinvolto anche il personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del fuoco che ha preso parte all’unità di crisi riunitasi nell’area portuale idruntina al fine di ricercare un soggetto non identificato sbarcato da una nave mercantile con al seguito uno zaino potenzialmente contenente dell’esplosivo.
È stata coinvolta anche la Motonave “Koravi” che ha contribuito all’esercitazione con l’equipaggio e con la propria organizzazione di bordo.
L’attenta e scrupolosa organizzazione ha consentito di constatare efficienze e sinergie del sistema di sicurezza implementato in loco, favorendo, in sede di riflessioni successive, il risalto alle utilissime lezioni imparate.
Sempre nella giornata di ieriè stato effettuato dai militari della Capitaneria di porto di Gallipoli, un sequestro di circa 150 ricci di mare venduti al dettaglio senza bollino sanitario e senza essere transitati da un centro di spedizione.
Dopo che il personale dell’ASL di Gallipoli ha certificato lo dello stato di vitalità del prodotto ittico sequestrato, lo stesso è stato rigettato in mare, mentre al trasgressore è stata elevata una sanzione amministrativa.
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