"Un festival della confusione"

Ogni occasione è buona per denigrare Galatina, soprattutto in campagna elettorale. A farlo sono gli stessi che vogliono chiudere l'ospedale "Santa Caterina Novella" per costruire uno nuovo a Melpignano

Lunedì mattina tre agenti della Guardia di Finanza di Taranto hanno notificato a Giovanni Vincenti, ingegnere, direttore dello stabilimento Colacem di Galatina, il Decreto di Sequestro Probatorio emesso dai sostituti procuratori Alessio Coccioli e Lanfranco Marazia della DDA di Lecce nell’ambito dell’inchiesta a carico di undici persone in vario modo collegate ad Enel produzione spa.
Si tratta semplicemente di un ordine di custodia giudiziaria delle ceneri volanti che, provenendo dalla centrale di Cerano, sono ancora presenti in un silo dello stabilimento di via Corigliano e non sottintende né ipotizza nessuna responsabilità penale da parte di titolari o dipendenti dell’azienda eugubina.
Ad alcuni personaggi, anche politici, abituati a gettare fango su Galatina ad ogni pie' sospinto (si pensi all'ospedale da chiudere per  costruire uno nuovo a Melpignano), non è sembrato vero di potersi attaccare alla notizia (diffusa fra l’altro soltanto dalla Gazzetta del Mezzogiorno e da una testata online tre giorni prima che l’atto venisse comunicato agli interessati) per lanciare allarmi, allo stato dei fatti, ingiustificati.
Negli articoli e in uno sconcertante e vuotamente trionfalistico proclama apparso sulla pagina facebook del “Coordinamento civico salentino ambiente e salute” la posizione di Colacem non è mai apparsa. Ieri da Gubbio è stato diffuso il comunicato che qui riportiamo integralmente.
Il comunicato di Colacem
“In queste ultime ore si è assistito a un festival della confusione, che ha visto coinvolto lo stabilimento Colacem di Galatina. Comprendiamo l’avvicinarsi del confronto elettorale, ma questo non giustifica le parole in libertà lanciate in aria come coriandoli e completamente slegate dalla verità dei fatti.
Alcuni soggetti si muovono con l’obiettivo di racimolare qualche facile consenso, affrontando con evidente incompetenza argomenti tecnici, legali, normativi e quant’altro. Usano linguaggi impropri e privi di rispetto per il lavoro di tante persone che ogni giorno si impegnano con onestà, serietà e professionalità.
La Colacem di Galatina appartiene a un Gruppo aziendale che da cinquant’anni opera nel settore cementiero in Italia e all’estero, con impianti e soprattutto maestranze di assoluta qualità. Svolge la propria attività in modo rigoroso e trasparente, favorendo la crescita di quella buona cultura d’impresa utile allo sviluppo dei Paesi in cui è presente.
L’azienda rimane a disposizione delle istituzioni, di tutti gli enti che professionalmente svolgono un importante ruolo di controllo per il pieno rispetto delle leggi e non si fa intimorire da minacce prive di fondamento.
Colacem pone da sempre sullo stesso piano produzione, qualità di prodotti e servizi, rispetto dell’ambiente, sicurezza del lavoro, considerandoli cardini di un modello di business sostenibile. Quello che è stato definito “gigantesco e vetusto opificio insalubre” è in realtà uno degli stabilimenti più avanzati e moderni d’Europa e continua a essere oggetto di investimenti per mantenere questo stato di eccellenza”.

Mercoledì, 24 Gennaio, 2018 - 00:07