Tutte le novità della Focareddha di Presicce
L’antica tradizione della Focareddha di Presicce, che celebra i festeggiamenti in onore del patrono Sant’Andrea Apostolo, si rinnova nella forma e nel cerimoniale d’accensione ed è pronta a ripetersi, come ogni anno, il prossimo venerdì 29 novembre alle 19, in via Molise (località Presicce). Quest’anno per la prima volta, dopo l’arrivo della processione e la benedizione del parroco, ci sarà una cerimonia di accensione con musiche e movimenti incentrati sulla figura del Santo “pescatore di uomini”, venuto dal Mar Mediterraneo, per offrire un momento di riflessione sui concetti di accoglienza e fratellanza, ma anche appartenenza e orgoglio di una intera comunità.
In più, novità assoluta, a sottolineare la sua storia così radicata nel tempo e nella comunità, è entrata di diritto nella neonata Rete dei Fuochi di Puglia, promossa dalla Regione Puglia. Un riconoscimento importante per valorizzare ancora di più il patrimonio storico, culturale e folkloristico.
La realizzazione della nuova Focareddha è stata resa possibile grazie ad una organizzazione inedita tra le associazioni Noùs, Prospettive, Proloco e Amici della Musica in collaborazione con gran parte delle altre realtà associative del paese, alcune imprese locali e numerosi volontari. Sarà un imponente falò, dalla forma tronco-conica, come le tipiche torri di avvistamento diffuse su tutta la costa salentina. Alta 6,5 metri con un diametro di 11 metri, costruita solo con materiale di rimonda (soprattutto ulivo) e legni grezzi, rivestita esternamente utilizzando quasi 1000 balle di rami e fronde di ulivo. “Un'antica tradizione che per essere mantenuta va anche rinnovata e per questo – è il commento degli organizzatori e di tutte le persone coinvolte - ci auguriamo, anche in virtù di essere ufficialmente nella Rete regionale dei riti legati al fuoco, che possa essere l'inizio di un ritrovato entusiasmo per il futuro, volto a migliorarsi e superarsi di anno in anno. Sono stati mesi di duro ed impegnativo lavoro, resi leggeri dai sorrisi ed il reciproco sostegno di tutti i partecipanti”.
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