Tutela dei luoghi storici, l'esempio di Lecce
La Giunta Salvemini ha approvato nella riunione odierna una delibera di indirizzo che incarica il Dirigente del Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio a redigere, predisponendo un gruppo di lavoro intersettoriale tra Urbanistica e Lavori pubblici, un disciplinare che indichi, di concerto con la Soprintendenza, un elenco di piazze, viali, parchi pubblici di particolare importanza storica e simbolica della città e che stabilisca i criteri di utilizzazione di questi luoghi e gli allestimenti che possono essere realizzati a supporto delle manifestazioni temporanee, in modo da tutelare il patrimonio storico, artistico, paesaggistico e ambientale della città.
Ad oggi il regolamento per l'occupazione di suolo pubblico vigente in città non prevede speciali tutele nei confronti di questi luoghi, a fronte invece di una crescente richiesta per l'utilizzo degli stessi al fine di manifestazioni, eventi e iniziative. Nella delibera vengono citati Piazza S. Oronzo, Piazza Libertini, Piazza Castromediano, Piazza S.Croce, Fossato Castello e Mura Urbiche, le Porte San Biagio, Rudiae e Napoli, il Molo di Adriano, i giardini storici della Villa Comunale, il Parco di Belloluogo, Piazza Mazzini. Tutti luoghi che “per la loro valenza storica e monumentale, necessitano di una maggiore attenzione nella programmazione e gestione degli utilizzi temporanei, poiché, essendo depositari della storia leccese, dei suoi contenuti civili, veicolano l'immagine della città”.
Il disciplinare per la tutela dovrà contenere “specifiche schede d'uso degli spazi, tipologie di allestimenti ammessi in ordine agli ingombri, le forme e i materiali degli stessi, (banchetti, dehors, gazebi, pedane e palchi, pannelli espositivi, fondali, elementi di delimitazione, sedute, traguardi gonfiabili, tir, installazioni artistiche)” e individuerà per ciascun luogo le aree sulle quali sarà possibile installare o meno allestimenti leggeri o ingombranti. Saranno rivisti anche “gli aspetti procedurali inerenti il rilascio di autorizzazioni temporanee per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche sul territorio comunale con particolare riferimento alle modalità, luoghi e tempi di rilascio, oltre ad una programmazione di cadenza annuale”.
“Con questo atto di indirizzo colmiamo un grande vuoto – dichiara l'assessore all'urbanistica Rita Miglietta - Lecce, infatti, è una città d'arte che finora non aveva alcuna particolare regolamentazione sull'utilizzo e il rispetto dei luoghi storici che veicolano la sua immagine e la sua storia. Di fronte alle crescenti richieste di occupazione di suolo pubblico è invece importante che l'amministrazione di doti un disciplinare d'uso per dare importanza al suo patrimonio e migliorare la qualità degli allestimenti, in modo che eventi e manifestazioni autorizzate non abbiano impatti negativi nella percezione delle facciate, degli scorci, della fruibilità del patrimonio storico della città e non ne impediscano la fruizione pubblica”.
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