“Distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla”. Lo stabilisce l’art. 50 comma 12 del decreto legislativo n. 267/00. “L'uso della fascia tricolore da parte del soggetto che rappresenta la comunità locale si caratterizza per il suo valore altamente simbolico(…)” -spiega la Circolare 5/1998 del Ministero degli Interni. Ed aggiunge: “Viene attribuito ad un elemento simbolico una specifica funzione che è distintiva, siccome finalizzata a rendere palese la differenza tra il sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche e che, nel contempo, sottolinea l'impegno che il sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunità locale”.
“La disciplina dell'uso della fascia tricolore -continua la circolare a firma del ministro Rosa Russo Jervolino- è legata principalmente alla natura delle funzioni sindacali, di capo dell'amministrazione comunale e di ufficiale di governo. Nell'uso corrente si è affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali, in qualunque veste intervenga. Per il significato del tricolore statuito dall'art. 12 della Carta Costituzionale; ciò richiama tangibilmente nell'immaginario collettivo il principio costituzionale dell’unità ed indivisibilità della Repubblica”.
A Galatina, talvolta, accade che in “occasioni ufficiali”, come la Processione dell’Addolorata del 20 aprile scorso, non sia solo il Sindaco ad indossare la fascia tricolore. Nel corteo di Sabato Santo, dietro alla statua della Vergine, a guidare il plotone delle autorità erano due fasce bianche, rosse e verdi: quella indossata da Marcello Amante e quella appoggiata sulla spalla sinistra del cosiddetto Sindaco baby.
Per inciso, l’Articolo 14 del Regolamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Galatina (Approvato con delibera di C.C. n. 35 del 25-06-2018) indica i “Distintivi del Sindaco e della Giunta dei Ragazzi e delle Ragazze”: “Il Sindaco dei Ragazzi e delle Ragazze indosserà a tracolla della spalla destra, una fascia tricolore. Gli Assessori indosseranno solo la coccarda tricolore”. Non precisa in quali occasioni tali distintivi possono essere indossati ma un’interpretazione largamente condivisa vuole che gli eletti debbano farlo solo durante le sedute dell’assise comunale dei ragazzi.
Anche Marco Papadia, presidente della Società Operaia, ha l’abitudine di usare una fascia tricolore a tracolla, abbastanza simile a quella del Sindaco, non solo nel chiuso dell’associazione privata che dirige ma anche in “occasioni pubbliche” (messe e cortei). Fatte salve le ottime e patriottiche intenzioni del presidente della SOMS, forse sarebbe il caso che egli lasciasse, come prescrive la legge, al solo Sindaco il peso di indossare il tricolore in pubblico.
A chi, invece, ha inventato e promosso il gioco (educativo nelle intenzioni) del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, spetta il compito di spiegare proprio ai giovanissimi studenti il senso delle norme vigenti in Italia su un simbolo così importante, come quello della fascia tricolore di Sindaco, evitando di farlo usare, fuori dal contesto per il quale è stato concepito e votato dal Consiglio Comunale di Galatina nel giugno dello scorso anno.
“L'alto ruolo istituzionale svolto dal sindaco -conclude la circolare 5/1998- impone un uso corretto e conveniente della fascia tricolore nell'avvertita consapevolezza della dignità e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realtà dello Stato come elemento di unità giuridica, nel cui ambito ogni cittadino è tenuto a partecipare al mantenimento dei valori che lo caratterizzano e lo fondano. Va tenuto presente, a tal fine, che l'art. 54 della Carta Costituzionale, nell'imporre a tutti i cittadini il dovere di fedeltà alla Repubblica, statuisce per gli amministratori l'ulteriore dovere di adempiere con disciplina ed onore le funzioni pubbliche ad essi affidate”.

La foto della processione è di Giuseppe Rutigliano, quella di Marco Papadia è tratta dal suo profilo fb.