"Tre generazioni sui gradini della tenda"

Le considerazioni del parroco di San Sebastiano dopo il grande successo della seconda edizione del musical su Madre Teresa

25 giugno 2005 – 6 luglio 2019: sono trascorsi 14 anni tra la prima rappresentazione del musical su Madre Teresa e la seconda avvenuta appena tre giorni fa. Da parroco di questa comunità non mi sono mai preoccupato della riuscita dello spettacolo (una incosciente certezza mi ha sempre tranquillizzato in questo senso) quanto della sua finalità educativa, aggregativa, umana e spirituale. E tutto ciò, credo, sia stato raggiunto prima di salire sul palco il 6 a sera.
La comunità di San Sebastiano ha il dono di far passare messaggi profondi attraverso il linguaggio della recitazione, del canto, della musica, delle immagini, delle coreografie. Basti pensare ad altri musical che nel passato sono stati rappresentati: “Forza venite gente”, “Il sogno di Giuseppe”, “I dieci comandamenti”. Ma quello che ha colpito l’altra sera, era che su quel palco costruito sui gradini della nostra tenda, c’erano tre generazioni di persone che si sono esibite. Tre generazioni che sono state bene insieme, in cui i più grandi si sono presi cura dei più piccoli, gli adolescenti hanno carpito i segreti dei più grandi. Ma soprattutto, mi auguro che quello che deve avvenire in ogni comunità si sia avverato: i più grandi abbiano raccontato la fede ai più piccoli, l’abbiano trasmessa con la testimonianza di vita, in modo nuovo, entusiasmante.
Davvero sento di rivolgere un plauso a tutti coloro che in ogni modo hanno contribuito a tantissime persone che si sia trascorsa una serata ricca di emozioni, di suggestioni sulla scia della vita di Santa Teresa. Facendo mia la metafora del palco rivolgo un invito agli adulti, ai genitori, agli insegnanti, agli animatori, ai sacerdoti, agli educatori in genere: non scendiamo dal palco della vita sul quale siamo chiamati a “recitare” insieme con i nostri figli l’arte di vivere e di vivere secondo il vangelo. E, soprattutto, non dimentichiamoci che la scommessa educativa si gioca dietro le quinte, là dove i copioni vanno mandati a memoria, le parti vanno ripetute, e le prove vanno fatte spesso e con passione, perché quella sul palco della vita non sia solo una comparsa.

Mercoledì, 10 Luglio, 2019 - 00:07

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