Tre biotecnologi 'capeciani' ottengono un ambito riconoscimento a Lione

Il sistema batterico per rilevare ed accumulare il nichel dalle matrici idriche ha avuto la medaglia d'argento

Davide Macrì, Emanuele Rizzo, Laura Cogli, capeciani doc, laureati in Biotecnologie a Lecce, componenti di  un team multidisciplinare di studenti salentini, l’IGEM (International Genetically Engineered Machine) Team Unisalento, hanno partecipato ad un importante concorso internazionale di Biologia sintetica organizzato dal MIT di Boston. L'idea progettuale è stata: un sistema batterico per rilevare ed accumulare il nichel dalle matrici idriche.
La fase europea si è svolta lo scorso 11 ottobre a Lione: è stata la prima esperienza del genere non solo per l’ Università di Lecce, ma anche per tutto il Mezzogiorno d'Italia. Hanno ottenuto una prestigiosa medaglia d'argento e tanti complimenti dai giudici del concorso e dai loro Docenti. Il Liceo  “F.Capece” di Maglie riabbraccerà questi giovanissimi ricercatori, suoi ex studenti, che giovedì 31 ottobre, in Aula Magna dalle ore 9:05 alle ore 11:00 presenteranno il loro lavoro a studenti e docenti.
Dopo aver illustrato a maggio nella facoltà di Biotecnologie di Lecce  i contenuti della ricerca che in ottobre ha fruttato loro l’importante riconoscimento a Lione, con grande entusiasmo ritornano nel Liceo di Maglie in cui si sono formati per presentare le loro esperienze di studio e lavoro.
L’obiettivo è duplice: avvicinare alle dinamiche della Biologia Sintetica, disciplina nuovissima, ancora abbastanza oscura anche a chi si occupa di Scienze della vita;  incontrare gli Studenti diplomandi in un significativo momento di orientamento verso la scelta universitaria.
Saranno presenti al seminario Giampietro Di Sansebastiano, docente del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali di Unisalento Lecce e Gabriella Margiotta, dirigente scolastico del Liceo Classico “F.Capece” di Maglie.

Mercoledì, 30 Ottobre, 2013 - 00:03