Tre banchi vuoti alla 'Predica del Sindaco'
Galatina – Ieri sera, in Chiesa Madre, alla ‘Predica del Sindaco’, Cosimo Montagna non c’era. Aveva delegato a rappresentarlo ufficialmente Daniela Vantaggiato, assessore alla cultura. Accanto a lei aveva preso posto don Aldo Santoro, parroco di ‘San Pietro’. Non c’erano né i consiglieri comunali, né gli altri assessori. Assente, quest’anno, anche il comandante dei Vigili Urbani. Tre file di banchi ‘riservate’ alle Istituzioni e tristemente vuote hanno assistito alla celebrazione della Messa ed hanno ascoltato l’interessante e profonda omelia di don Pietro Mele. La navata sinistra del luogo "storicamente più importante della comunità cittadina” era, comunque, piena di fedeli.
“La predica del Sindaco è una tradizione plurisecolare nostra –ha detto don Pietro Mele- guardando la facciata della nostra Chiesa Madre si capisce che essa, per la sua storia, va ben oltre l’essere solo una chiesa parrocchiale. Ci sono due date che testimoniano che non solo i sacerdoti ma anche la città ha voluto edificare questo tempio” (“I sacerdoti e i cittadini di Galatina riedificarono al Principe degli Apostoli nell’anno del Signore 140” e “L’opera un tempo iniziata fu portata a termine per la pietà dei cittadini nell’anno del Signore 1770, mentre era Sindaco Don Angelo Vernaleone”, ndr).
“C’è nell’essere stesso di questa chiesa l’impegno del popolo di Dio, della città e dell’Istituzione –ha sottolineato il parroco di San Biagio- a far tesoro di coloro che sono la ragione del tempio (“Il tempio di Dio siete voi, ha scritto San Pietro”). Essere rappresentati del popolo, ha ricordato Papa Francesco, significa impegnarsi per il popolo”.
“Mantenere viva questa tradizione”, della predica in un giorno della Quaresima a cui prende parte il Primo Cittadino –ha concluso don Pietro- “testimonia il patrocinio dell’Istituzione verso il popolo santo di Dio che si vuole servire sia per un mandato ricevuto sia perché in ogni donna e in ogni uomo c’è questo riflesso di Dio. Per noi parlano le opere, dicono gli amministratori. Quando sono al servizio della promozione umana e della città diventano la migliore predica”.
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