A Torre Guaceto si lascia l'auto e si va al mare in bici

Dal 18 Luglio 2020 gli utenti di Torre Guaceto possono utilizzare il percorso ciclopedonale che dall’area parcheggio del Consorzio di Gestione dell’area protetta conduce sino alle spiagge. Da ieri, invece, in totale autonomia anche gli utenti che, lasciata la propria auto nell’area di sosta autorizzata, decidano di prendere in fitto una bici. Il mezzo deve essere prenotato il giorno precedente rispetto a quello di utilizzo.
A partire da domenica, gli utenti della Riserva possono prenotare oltre al posto auto presso l’area parcheggio a servizio delle spiagge, o il servizio navetta che conduce gli utenti allo snodo posto a circa 600 metri di distanza dalla spiaggia di Punta Penna Grossa, o una bici, o fermarsi alla prenotazione del posto auto e poi muoversi a piedi in totale sicurezza.
Il percorso, lungo poco più di un chilometro e immerso nella macchia mediterranea, è stato realizzato per far sì che gli utenti che apprezzano le passeggiate in natura, possano di muoversi in libertà, ben lontano dalle strade battute dai mezzi a motore, e, per eliminare del tutto il rischio di assembramenti. La prenotazione dei servizi avverrà sempre attraverso l’applicazione messa a disposizione dell’utenza attraverso la home del sito istituzionale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto.
Il link http://www.riservaditorreguaceto.it/index.php/it/
E’ possibile prenotare il proprio posto auto, l’utilizzo della bicicletta ed una postazione al lido attrezzato con lettini, ombrelloni, bagni e bar, sino a tre giorni prima rispetto alla data scelta per la propria giornata nell’area protetta. Ciò perché, essendo limitati sia il numero di lettini ed ombrelloni, sia i posti auto disponibili presso l’area parcheggio, rimasti invariati rispetto agli anni precedenti, l’ente non vuole correre il rischio che utenti prenotino le postazioni per un lungo periodo di tempo, togliendo così agli altri fruitori la possibilità di vivere l’area protetta. “Ogni scelta fatta dal Consorzio – ha spiegato Corrado Tarantino, presidente dell’ente gestore -, si deve alla prerogativa di una costante diminuzione dell’impatto antropico esercitato dall’utenza sugli habitat dell’area protetta. La mobilità lenta è la chiave di volta. Fatta eccezione per gli utenti diversamente abili, dobbiamo capire che camminare e muoversi in bici fa bene a noi e a Torre Guaceto, facciamolo. Lo status di area protetta di questo gioiello naturalistico ammirato a livello globale, ci impone di fare qualche sforzo in più per raggiungere le spiagge, ma dobbiamo esserne contenti, se la Riserva non fosse tutelata, sarebbe una località marina come tutte le altre”.

Mercoledì, 22 Luglio, 2020 - 00:04