Torna la “Festa te lu mieru”

Si è tenuta ieri mattina a Palazzo Adorno la conferenza stampa di presentazione della 41ma “Festa te lu mieru”, cui hanno preso parte il componente dello staff del direttivo della Provincia di Lecce, Antonio Del Vino, il sindaco di Carpignano, Paolo Fiorillo, la presidente dell’associazione “Festa te lu mieru”, Stefania Bolognese, Adriano Bolognese e Angelo Rammazzo, atleti handbike.
«Quanto entusiasmo e quanta voglia di partecipazione abbiamo raccolto tra i nostri compaesani! – ha affermato Stefania Bolognese, presidente dell’associazione culturale “Festa te lu mieru” –. Attraverso i laboratori “Giochi di piazza, giochi di comunità”, abbiamo coinvolto concretamente i carpignanesi, recuperando quello spirito di partecipazione popolare che è l’anima primordiale di questa Festa. Secondo obiettivo della nostra associazione, oltre ad aver fatto rinascere la festa, è far crescere tutta la comunità e tutto il territorio di Carpignano, responsabilizzando i giovani nel compito di portare avanti il messaggio di rinnovamento e sviluppo presente e futuro: ognuno deve fare la propria parte e capire che solo stando uniti, ognuno con le proprie competenze e ambizioni, si può dare impulso a una rinascita di Carpignano e quindi anche alla sua Festa.

Altra grande novità della Festa te lu mieru 2016 è che è la prima manifestazione, dopo quella della Notte della Taranta, con una particolare attenzione all’eliminazione delle barriere architettoniche: avremo un parcheggio per disabili in Largo San Pasquale, da cui accedere rapidamente al Largo Madonna delle Grazie e quindi nel cuore della Festa. Ci fa perciò molto piacere poter collaborare con l’atleta Adriano Bolognese, protagonista del tour in handbike “Salento coast to coast” e un sentito ringraziamento va anche alle amministrazioni comunali che stanno supportando questa importante attività di sensibilizzazione.

La scelta di rendere davvero aperta a tutti la Festa è scaturita dalla sensibilità dell’architetto Giovanni Conte, che ha ideato anche “La Via di Mezzo”, il progetto di valorizzazione culturale del centro storico di Carpignano e che vuole essere il luogo dell’incontro della comunità e di tutti i partecipanti alla Festa. Proprio la via di mezzo ospiterà tutte le attività artistico-culturali, la cui programmazione è a cura dell’associazione “Imagotredici”.

Per quanto riguarda il programma musicale, abbiamo deciso di tornare a fare ascoltare non solo la pizzica, ma la musica popolare salentina più in generale. E poi c’è un progetto musicale di cui andiamo particolarmente fieri, perché è il simbolo della nostra rinascita e del passaggio del testimone culturale ai giovani: sono le “Ombre salentine”, un gruppo di musica popolare salentina composto da ragazzi carpignanesi dagli 11 ai 17 anni, che esordirà proprio con la Festa te lu mieru 2016: vogliamo dare loro l’opportunità di credere in se stessi.
Infine, c’è il grande ritorno del Palo della cuccagna: La Festa te lu mieru ha invitato i Comuni della Grecìa Salentina a gareggiare con una propria squadra. E Carpignano parteciperà con più squadre.
Il vino della manifestazione è fornito dalla ditta Merico, che ha i suoi vitigni nelle campagne del feudo di Carpignano (contrada Tre Lamie). Avremo quindi un grande ritorno del vino dei carpignanesi per questa grande rinascita».
«Dobbiamo dire grazie alla passione e all’entusiasmo degli organizzatori della manifestazione, che si porta davvero bene i suoi 40 anni di vita – ha commentato Antonio Del Vino –. A volte le associazioni sopperiscono alle carenze delle amministrazioni comunali, ma è dalla collaborazione che nascono i veri successi»
«Quella di quest’anno è un’edizione importante – ha aggiunto Paolo Fiorillo –perché segna la ripresa di una storia che ha contrassegnato in maniera evidente un pezzo di vita del Salento, oltre che di Carpignano. Quando si dice che la Festa te lu mieru è la madre di tutte le sagre non è un caso: ringrazio l’associazione “Festa te lu mieru”, che ha avuto il merito di riportare in auge la Festa, ma anche tutto il territorio, che ci ha creduto. E la ringrazio anche perché, nonostante siate stati oberati di lavoro, siete riusciti a creare anche i parcheggi destinati ai disabili. Il tour di Adriano Bolognese dimostra che quando una condizione di disabilità è portata avanti con grinta, i risultati sono evidenti: le istituzioni e le associazioni sportive e di volontariato hanno collaborato attivamente per questa causa e tutte le amministrazioni garantiranno visibilità e assistenza ad Adriano».
«Rischio la vita tutti i giorni pedalando in handbike per le strade salentine, ma non posso restare chiuso a casa – ha raccontato Adriano Bolognese –. Il mio percorso lungo 170 km, attraverserà il Salento dall’Adriatico allo Ionio: l’handbike è uno sport di sacrificio, non è adatto a tutti, se non vieni da un passato da sportivo, è difficile avere una preparazione atletica adeguata. Ma dopo essere finito su una sedia a rotelle, passare all'handbike è stata un rivincita per me. Purtroppo, le barriere architettoniche ci sono: non siamo liberi di spostarci per come vogliamo noi».
«Lo sport fa tantissimo e per me lo sport è davvero tutto – ha concluso Angelo Rammazzo, atleta mesagnese handbike, istruttore di nuoto – ma bisogna anche avere la possibilità di praticarlo: per noi ci vuole qualcosa in più, ovvero è necessario abbattere le barriere architettoniche, per questo ho abbracciato all’istante l’iniziativa di Adriano».

La “Festa te lu mieru” ha aderito a “La Puglia per la ricostruzione”, devolvendo parte del ricavato della festa al progetto regionale.

Parcheggio disabili: Largo San Pasquale
Parcheggio: zona 167

Martedì, 30 Agosto, 2016 - 00:05