Topi d'appartamento presi mentre rubavano un'auto

Ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo di Lecce hanno tratto in arresto Teodoro Valenti, classe ’73, Francesco Balestra, classe ’81, e Gianluca Calabrese, classe ’75, topi di appartamento, provenienti dal capoluogo brindisino. Li hanno sorpresi intenti a rubare un’autovettura dai parcheggi dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce: sono finiti dietro le sbarre grazie all’esperienza dei militari impegnati in un servizio dinamico di pattugliamento del territorio, in abiti civili.
In un pomeriggio che sembrava scorrere senza particolari novità, hanno incrociato un’autovettura Daewoo Lanos di colore grigio con a bordo tre soggetti che hanno subito destato sospetto. Girovagavano per le vie della città senza un’apparente destinazione, toccando aree periferiche, sostando per qualche minuto, poi cambiando zona. I militari non sono subito intervenuti per procedere al controllo, hanno preferito continuare il pedinamento, aspettando il momento propizio. Li hanno seguiti sin dentro ai parcheggi del Vito Fazzi di Lecce: non appena l’auto dei brindisini ha arrestato la sua marcia, i militari si sono appostati, iniziando un servizio di osservazione che ha portato i frutti sperati. Dopo un insolito girovagare tra le auto in sosta, i tre giovani si sono diretti verso una vettura Fiat. Dopo un breve armeggiare, Valenti si è introdotto all’interno, chinandosi subito sotto al cruscotto.
A quel punto è scattato il blitz e i militari si sono fiondati sui tre, uno dei quali si è dato a precipitosa fuga, percorrendo di corsa i prati verdi che circondano l’area e saltando senza timore in un fossato. Il sottufficiale si è portato subito all’inseguimento, non perdendolo mai di vista. Al contempo è sopraggiunta una pattuglia del Nucleo Radiomobile, allertata dalla Centrale operativa, che, unitamente al personale de “La Velialpol” di servizio all’ingresso dell’ospedale, ha dato ausilio alle ricerche, conclusesi poco dopo con l’arresto dell’uomo in fuga, Vitali. Condotti in caserma, sono scattati i primi immediati accertamenti. La fuga dell’uomo era motivata dalla propria condizione di sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, misura che lo obbliga a permanere nel comune di residenza ed a recarsi sovente presso un comando di Polizia, con varie altre prescrizioni, tra le quali il condurre una vita retta ed astenersi dal frequentare pregiudicati: la sola violazione di una qualsiasi legge dello Stato italiano ne avrebbe comportato l’arresto, e così è stato.
Le porte del carcere si sono aperte anche per Balestra e Calabrese, non nuovi alla giustizia per reati della stessa specie, anche recentissimi. Perquisita la Lanos utilizzata dai malviventi, i militari hanno rinvenuto il vano portabagagli pieno di materiale elettronico: stampanti, fax e navigatori satellitari, probabilmente appena sottratti. I militari hanno inoltre rinvenuto il classico materiale utilizzato per lo scasso e il furto dei veicoli, cacciaviti, pinze, tenaglie e taglierini, oltre ai morsetti per l’accensione del veicolo. Fra il materiale anche una pen-drive: i militari ne hanno ispezionato il contenuto, convinti che potesse essere utile a ricostruire questa o altre analoghe precedenti vicende, e così si è rivelato. L’attenta ispezione ha permesso di trovarvi all’interno un file formato .doc con i dati anagrafici di una persona residente a Lecce ed il suo numero telefonico. La sensazione è stata sin da subito quella di essere di fronte ai dati personali di una delle persone derubate: contattata al telefono, ha confermato di aver avuto svaligiata la propria abitazione pochi giorni fa e che quella pen-drive le fosse stata rubata proprio in quell’occasione, quando fu derubata di tutti gli ori e i preziosi. Così i militari del Nucleo Operativo sono stati in grado di contestare agli arrestati anche il reato di ricettazione, almeno per la pen-drive, in attesa di rintracciare i proprietari dell’altro materiale elettronico recuperato nel vano portabagagli. Nel frattempo proseguono mirate le indagini per l’individuazione di altre vittime di furti in appartamento patiti negli ultimi giorni: non è possibile escludere che ne fossero i tre odierni arrestati gli autori che, a quanto pare, si muovevano sempre a bordo della loro autovettura Lanos di colore grigio. Condotti presso il carcere di Borgo San Nicola, sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per la convalida. Il Pubblico Ministero che procede è il Sost. Proc. Dott.ssa Paola Guglielmi.

Mercoledì, 23 Gennaio, 2013 - 11:04

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