"Ti porto sempre come esempio"
S’erano incontrate dopo più di 20 anni. Lei una “maestra” quasi sessantenne, l’altra un’ex alunna quasi quarantenne. S’erano subito riconosciute, ma nessuna delle due aveva detto niente per paura che l’altra non ricordasse più. Dopo un po’, non ricordo chi , una delle due si presentò, l’altra ovviamente non aspettava altro e fu così che si abbracciarono a lungo.
Quella maestra era stata chiamata dal preside e quel bravo preside le aveva raccomandato calorosamente quella ragazzina “ molto povera ed orfana del padre”.
Ma non ce n’era stato bisogno, perché quella ragazzina si era integrata in maniera splendida in quella classe e a quella ragazzina tutti volevano bene.
Ricordarono queste cose con occhi quasi lucidi e sul finire la maestra le sussurrò tenendole la mano: “Ancora oggi ti porto come esempio , quando vedo spreco e cose inutili, ti porto come esempio. Racconto la tua storia di come si può vivere con poco e apprezzare il valore del “poco”, apprezzare le piccole cose, apprezzare l’essenziale.
Racconto di come a volte la vita può essere impietosa e crudele, di come bisogna andare avanti e ringraziarla comunque per quel poco che dà”.
Un lungo abbraccio pose fine ai loro discorsi, s’erano ritrovate dopo 20 anni, lei ancora una bravissima “maestra” e lei una dolcissima sposa.
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