Tentato omicidio, arrestato Ciro Vacca
È finita questa mattina all’alba la fuga di Ciro Vacca, pluripregiudicato 58enne da Cavallino, presunto autore del ferimento dell’altro pregiudicato Gioele Greco avvenuto lo scorso sabato sera a Cavallino, all’esterno dell’area di servizio Tamoil intorno alle 20.30.
Le indagini, immediatamente avviate dopo l’episodio di sangue, pur non tralasciando ogni possibile ipotesi, sono state fin da subito orientate sugli elementi presenti sulla scena del delitto e, in particolare, alla microcar Ligier, là rinvenuta, vicino alla quale è stato repertato il bossolo della pallottola che ha ferito la vittima.
L’auto, di proprietà appunto di Ciro Vacca, e le attività subito poste in essere nell’immediatezza dei fatti hanno indirizzato il lavoro degli investigatori.
Il paziente lavoro di attesa è stato infine ripagato questa notte, quando, con l’ausilio dei colleghi della Compagnia Carabinieri di Lecce, è stata intrapresa una decisa perquisizione alla villa del sospettato, nel frattempo raggiunto da un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale DDA, tenuta sotto osservazione costante, dove erano stati notati alcuni strani movimenti. Proprio nella villa Vacca è stato sorpreso non senza difficoltà nel corso dell’intervento. Infatti il pregiudicato si nascondeva in un’intercapedine realizzata dietro una finta parete, alla fine di un corridoio che terminava con uno specchio. Lì dentro è stato fermato dai militari del Nucleo Investigativo armato di una pistola cal. 9 mm, illegalmente importata nel territorio dello Stato, forse la stessa usata per il ferimento di Greco, con il colpo in canna e quindi pronta all’uso. Forse Vacca temeva per la sua incolumità da parte di altri, ma con i Carabinieri si è dimostrato calmo e ragionevole anche perché nessuna possibilità di reazione gli è stata concessa. Insieme alla pistola sono state sequestrate 42 cartucce cal. 9 mm luger, dello stesso tipo del bossolo repertato sulla scena del crimine. L’arrestato è stato quindi condotto presso la Casa Circondariale di Lecce, a disposizione dell’A.G. che ha coordinato le prime attività d’indagine che comunque proseguono.
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