Tenta il suicidio, ma i Carabinieri la salvano

Una delusione d'amore alla base del gesto di una 30enne di Veglie

Sabato scorso, intorno alle ore 13, una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Veglie si è distinta nel salvare una ragazza, 30 anni, che aveva provato a suicidarsi buttandosi nelle acque del mare di Porto Cesareo. Sembra che alla base del gesto ci fosse la rottura della relazione d’amore con un coetaneo. Alle ore 12 circa, mentre la pattuglia era impegnata in un servizio anti-rapina nel centro cittadino di Veglie, il fratello della ragazza si è sbracciato per fermare i militari per strada. Aveva appena ricevuto un sms della sorella che gli annunciava l'estremo gesto. Subito dopo la comunicazione, il telefono della ragazza era stato spento. I militari si sono subito attivati per scoprire la cella che il cellulare aveva agganciato prima che venisse spento: risultava Porto Cesareo. Il fratello ha riferito ai militari che la sua famiglia ha lì una casetta dove trascorrono l’estate. Immediatamente i Carabinieri si sono portati sul litorale nei pressi di questa casa. Hanno subito scorto la ragazza che si sporgeva, di spalle, da un pontile. Alla vista dei militari la giovane si è tuffata. Il capopattuglia, quindi, l'ha immediatamente raggiunta l'ha afferrata per un braccio tirandola fuori. La ragazza è stata coperta e portata in caserma a Veglie dove sono stati convocati i genitori e il fratello, felicissimi di poterla riabbracciare.

Martedì, 18 Dicembre, 2012 - 12:15