'Suoni dal Mediterraneo' e 'Sciacuddhuzzi' per 'La notte' a Carpignano

E' un incontro che guarda al Mediterraneo e ai suoi suoni quello del 12 agosto nella tappa di Carpignano Salentino, tra Ruggiero Inchingolo e Nour Eddine, popolare musicista marocchino di origine berbera. Sul solco della tradizionale pizzica di Luigi Stifani (suo maestro di pizziche tarantate), Inchingolo sperimenta con il suo gruppo Suoni dal Mediterraneo nuovi linguaggi compositivi che si contaminano con altri generi musicali, senza tralasciare brani di nuova composizione che si rifanno ad altre civiltà musicali, come quella del Marocco.
L'intento è quello di creare un dialogo musicale tra due culture diverse, quella legata alle musiche dei rituali del tarantismo salentino e quella dei rituali gnawa (o gnaoua), gruppo etnico discendente dagli schiavi neri.  L'esibizione è  composta da due sezione; nella prima le formazioni si esprimono ognuno con il proprio linguaggio sonoro e musicale,  successivamente si sviluppa l'interazione sonora.
Le note più acute del violino e il ritmo ossessivo del tamburello si incontrono con i suoni del guembrì e dei Krakeb (cembali), usati nella notte della "lila" (cerimonia rituale praticata dalle antiche famiglie degli Gnawa, suonati da Nour Eddine.
Questa sperimentazione musicale si prefigura come un efficace mezzo comunicativo atto a facilitare il percorso di integrazione tra culture diverse, oltre a rappresentare un valido strumento didattico, che suscita emozioni e soprattutto arricchisce le conoscenze del pubblico.
Sul palco di Carpignano Salentino anche Sciacuddhuzzi. Partendo dallo studio delle fonti del tarantismo,  Giuseppe Attanasi, leader del gruppo,  ha riarrangiato i brani della tradizione, mantenendo le stesse armonie, rendendoli tuttavia melodicamente più fruibili a un pubblico moderno. Dopo la scomparsa di Francesco, nel 2005, il testimone è passato al fratello Giuseppe che ha portato avanti il progetto assieme a più di trenta musicisti. 

Martedì, 12 Agosto, 2014 - 00:05