"Sul centro storico vogliamo dire la nostra!"
L'Osservatorio Tecnico Galatinese è pronto a dare il suo contributo per la rinascita del Centro Storico e dichiara apertamente: "La politica e le sue scelte hanno fatto MORIRE il centro storico, oggi a fronte della possibilità di indirizzare le scelte per la riqualificazione urbana rivendichiamo fortemente il nostro ruolo di cittadini e tecnici che operano in questa città. Non tollereremo scelte non condivise, chiuse nel segreto degli uffici comunali con la scusante che per la città sono a costo zero, queste scelte quando sbagliate non sono a costo zero ma viceversa sono un segno negativo sul bilancio della città e spesso nessuno si prende la responsabilità dei fallimenti. Per questo inviteremo il sindaco e gli assessori di riferimento ad iniziare quel percorso partecipato che abbiamo rivendicato più volte con tutte le amministrazioni e che rivendica a gran voce l’Assessore regionale Barbanente che dice: "Non è possibile intervenire sulla città esistente senza la partecipazione attiva degli abitanti, che sono portatori di una conoscenza profonda dei luoghi che nessun tecnico potrà mai costruire. E che poi sono anche coloro che devono prendersi cura di quei luoghi. Coinvolgerli nella fase di progettazione significa garantirne la sostenibilità”.
Nella giornata di giovedì 21 marzo, presso la sala convegni di Palazzo Baldi noi tecnici dell’Osservatorio faremo un primo incontro propedeutico alla condivisione del progetto di rigenerazione urbana “ex Piru” . Il centro storico può diventare motore di sviluppo culturale ed economico di tutta la città, culla del commercio, attrazione turistica, sede naturale degli uffici pubblici, location suggestiva di eventi, albergo diffuso.
Hanno ragione i commercianti a urlare tutta la loro disperazione, hanno ragione i galatinesi a piangere il continuo abbandono, ma tutto questo era evitabile?? Noi siamo certi di si. Invece è stato fatto di tutto, per uccidere l’unica possibilità sostenibile di sviluppo che ha questa città. Attenzione quindi, non tollereremo scelte imposte dall’alto senza alcuna partecipazione come avvenuto nelle passate amministrazioni. L’Incontro sarà la giusta occasione per discutere nello specifico su dove e come intervenire, programmare un piano decennale di recupero, risolvere le criticità, gettare le basi per la soluzione dei problemi che ne smorzano lo sviluppo. Noi tecnici oggi lanciamo l’appello, ora speriamo che la politica ne colga l’occasione".
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