Sub raccoglie 150 ricci con le bombole, 4000 euro di multa e il sequestro dell'attrezzatura
A Sant’Andrea, nel Comune di Otranto, in seguito a numerose segnalazioni dei giorni precedenti, sabato scorso, gli uomini della Guardia Costiera idruntina hanno sanzionato un pescatore di ricci che, periodicamente, effettuava la propria attività in maniera illecita raccogliendo in mare un numero di ricci eccedente la quantità minima consentita. Il pescatore sportivo in questione, residente nel comune di Lecce, è stato seguito via terra da una pattuglia che ne ha fotografato tutti i movimenti, fino a coglierlo in flagranza al momento della riemersione. I militari gli hanno subito contestato l’effettuazione di pesca sportiva di ricci con bombole ed erogatore (e non in apnea come previsto dalla normativa vigente) e la detenzione di un quantitativo di ricci derivante dall’attività di pesca tre volte superiore al massimo giornaliero consentito (50). Al sub è stata comminata una sanzione di 4000 euro ed gli è stata sequestrata l'attrezzatura utilizzata. I ricci ancora vivi sono stati 'restituiti' al mare.
Dal Comando della Guardia Costiera di Otranto rammentano che i ricci (non più di 50 al giorno) possono essere raccolti esclusivamente in apnea (con tutte le segnalazioni previste per essere individuabili dalla superficie). La loro taglia minima deve essere superiore ai 7 centimetri di diametro totale (compresi gli aculei).
"Per il consumatore finale, acquistare prodotto proveniente dalla pesca dilettantistica rappresenta un indubbio fattore di rischio per la salute -sottolineano dalla Guardia Costiera- considerata la carenza delle basilari norme igieniche e l’ignota provenienza di quello che si compra".
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