Su una spiaggia del Salento ancora un'altra tartaruga vittima della plastica

La mano e l’incuria dell’uomo hanno colpito ancora. Questa mattina, in località Spiaggiabella, l’operatore ambientale dell’Associazione NOGRA, Enrico Danese, si è imbattuto a pochi passi dal mare in un sacco di nylon aggrovigliato nella pinna sinistra di una piccola Caretta caretta di circa 30 cm, probabilmente senza vita. Immediatamente è stata contattata l’Unità di Soccorso Veterinario dell’Associazione ATA-PC Lecce per l’eventuale trasporto presso il Museo di Calimera ma, una volta sul posto, è stato confermato che la povera tartaruga era già morta da tempo.
È stato avvertito il Coordinatore del Parco di Rauccio e la Polizia Locale per il rilevamento e gli accertamenti del caso. Purtroppo, sempre più spesso, la fauna marina è vittima dello scempio e dell’inquinamento dell’uomo che, a cuor leggero, continua ad abbandonare, nel mare o sulle spiagge, materiale plastico e rifiuti di ogni genere. La morte della piccola tartaruga, di oggi, è un drammatico esempio degli inevitabili e irreversibili danni che solo un sacco di plastica può causare agli animali e all’ambiente. Per dire "NO" all'inquinamento e alla plastica, numerosi lidi salentini hanno aderito all'iniziativa, a partite dalla prossima estate, di utilizzare bicchieri e stoviglie biodegradabili, seguendo la Direttiva europea che, dal 2021, imporrà agli Stati membri l'abbandono definitivo ai dieci oggetti di plastica monouso maggiormente utilizzati sulle spiagge.

Martedì, 19 Febbraio, 2019 - 00:07

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