Stipendi Rai, "ci fatica na sarda ci nu fatica..."

Caro Direttore, permettimi di esprimere la mia perplessità su ciò che sta accadendo in Rai, dove, 200.000 e più euro sono percepiti anche da chi è senza incarico e da chi la dirigenza l'ha lasciata da tempo. Ma cerchiamo di andare per ordine: lo scorso Dicembre è stata approvata una legge, la cosiddetta legge sulla trasparenza e la comunicazione aziendale, che obbliga tutte le aziende pubbliche a rendere noti gli stipendi dei Dirigenti.
Ne è venuto fuori un mondo di favoritismi con stipendi assurdi, persone che percepiscono uno stipendio anche senza lavorare, come ad esempio Carmen Lasorella,  ex volto del Tg2, Andrea Vianello, ex direttore del Tg3, Francesco Pionati, ex volto del Tg1, tutti inutilizzati e che cioè non lavorano ma vengono retribuiti rispettivamente con 200.000, 320.000 e 200.000 euro!
E questo solo per citare alcuni. Si pensi che in Rai ci sono ben 95 dipendenti che superano i 200.000 euro l'anno. Tra cui l'Amministrazione Delegato Antonio Campo Dall'Orto per il quale c'è bisogno di 6500 famiglie per pagare i suoi 650.000 euro all'anno, famiglie che da quest'anno si è vista aggiungere l'abbonamento Rai tra le bollette Enel. Ma anche la Presidente Monica Maggioni, con il suo stipendio di 370.000 euro non è da sottovalutare. 
Eppure ci sono persone che percepiscono in un mese la metà della cifra che Dell'Orto guadagna in un giorno, ben 1800,00 euro!
Ma non dimentichiamo neppure i direttori artistici del Festival Sanremese che sono arrivati ad un compenso di oltre 600.00 euro. Per gli artisti non vi è l'obbligo di rendere pubblici i loro compensi.
Il mondo del lavoro è in crisi perché ci sono persone che vengono pagate esageratamente.  Vedi i calciatori, i piloti di formula uno ecc. E se venissero pagati meno? E con le somme risparmiate venissero rimpinguate le pensioni minime e gli stipendi degli operatori ospedalieri, delle forze dell'ordine e degli operai? 
Mi sembro patetico. Siamo alle solite: "ci fatica na sarda e ci nu fatica..."
 
Mercoledì, 27 Luglio, 2016 - 00:05