Stefano Greco, quattordicenne galatinese, ha firmato con la squadra di Totti
“Sono felicissimo”. Stefano Greco, 14 anni, galatinese, da ieri è ufficialmente un nuovo giovanissimo portiere della ‘magica’ Roma. È appena tornato da Trigoria dove ha firmato con la squadra di Totti. In realtà è stato Fabio, il padre, a farlo per lui. “Mio figlio ha cominciato a giocare a cinque anni nello Sporting Soleto –racconta con orgoglio- poi, dopo circa tre anni, è stato notato dagli osservatori del Lecce e ‘siamo’ passati nel capoluogo. Qui siamo rimasti per quasi sei anni. Quest’anno, poi, c’è stata la proposta della Roma”.
Fabio, 48 anni, usa la prima persona plurale perché è stato proprio lui, oggi tecnico metalmeccanico ma in gioventù ottimo portiere, ad insegnare i primi segreti di quel ruolo a Stefano come aveva già fatto con Riccardo, il suo primogenito, diciassettenne e con un suo nipote. Anche loro indossano la maglia numero 1 e hanno già giocato in varie squadre salentine.
“Oggi abbiamo visitato tutto il centro sportivo della Roma ed abbiamo visto tutti i luoghi in cui Stefano alloggerà, mangerà, si allenerà e passerà le sue giornate” –continua Fabio. Per la scuola non ci saranno problemi.
“Ho frequentato la prima all’Istituto tecnico commerciale di Galatina e sono stato promosso senza debiti” –dice sorridendo Stefano. Dal prossimo anno seguirà lo stesso corso di studi ma all’Istituto Commerciale ‘Camilli’ di Ostia dove sarà accompagnato da un tutor. La trasferta romana comincerà dopo ferragosto.
Stefano è alto 1,81 m e pesa 72 kg, ha giocato in vari tornei fra i giovanissimi nazionali e sempre con un anno di anticipo. Due anni fa ha ricevuto a Grottaglie anche un premio internazionale come migliore nel suo ruolo. “Ho iniziato a parare grazie a mio padre. È lui che mi ha dato i primi consigli per migliorare –ci tiene a sottolineare Stefano- ma voglio ringraziare Bruno Conti che ha creduto in me e mi ha voluto alla Roma".
E mamma Maria Grazia che dice? È una sportiva. Ha sempre seguito il figlio in tutte le trasferte. Sentirà il distacco ma sa che Stefano sarà seguito bene mentre coltiva una passione sportiva che lo farà crescere.
Ti dispiace lasciare Galatina? “Certo. È qui che sono nato e cresciuto ma nella vita ci vogliono sacrifici”. In bocca al lupo, Stefano!
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