"Sono stato assolto perché il fatto non sussiste"

Oggi alle 15:30 si è conclusa dopo circa due anni una vicenda che mi ha molto amareggiato. Sono stato assolto perché il fatto non sussiste. Una assoluzione piena che toglie ogni ombra che ha aleggiato sul mio nome. L’aver riconosciuto che ho sempre agito nell’interesse della mia Università nel pieno rispetto della legalità mi restituisce quella fiducia che gli eventi avevano in parte minato. Ho sempre pensato che il mio bene più prezioso fosse la mia reputazione e l’ho sempre strenuamente difesa con comportamenti adeguati. Essere accusato, ingiustamente, di aver trasgredito alla mia stesse legge morale è stato intollerabile. Soprattutto trattandosi di accuse strumentali e costruite a tavolino con il solo scopo di danneggiare la mia persona e la mia famiglia inseguendo interessi che nulla hanno a che fare con l’istituzione. E soprattutto nel momento in cui si cominciava a raccogliere i frutti di scelte ardite e di grandi sacrifici, non soltanto miei ma di tutta la comunità accademica, a cominciare dalla squadra di governo che ha lavorato senza nulla chiedere in cambio (avendo eliminato finanche le indennità di carica per tutti). Spero soltanto che questa vicenda possa essere di insegnamento, (almeno questo!), perché la comunità accademica sappia distinguere tra Verità e menzogna e sappia espellere virus maligni che coltiva all’interno.

Domenico Laforgia

Giovedì, 16 Aprile, 2015 - 23:56