(S)'IMU primi

Tempo fa parlavo con un amico, ex presidente della CSA, e gli chiedevo come mai fosse maturata a suo tempo la decisione, per me, cervellotica di acquisire il terreno per la costruzione della sede della Società in agro di Soleto. Mi rispose con semplicità disarmante: "Tu cosa avresti fatto al mio posto se il costo del terreno in oggetto ti fosse costato circa un terzo di quanto ti venisse chiesto nella zona industriale di Galatina? Se vuoi parliamo anche della differenza di costo tra i vari servizi". Il ragionamento non faceva una piega, era sicuramente sconcertante che un'azienda galatinese, che per giunta doveva erogare servizi per Galatina, fosse quasi costretta per un puro rapporto di costo-convenienza a dover scegliere di ubicarsi a Soleto e pagare le tasse a Soleto.
Purtroppo in fatto di abbondare su tasse e gabelle i nostri politici non sono mai andati tanto per il sottile, vogliono sempre primeggiare ed il che sarebbe anche comprensibile se al primeggiare corrispondesse una qualità superiore nella qualità e nel numero dei servizi.
Purtroppo non è così, basta guardarsi intorno e ci si rende conto che la qualità spesso è scadente se non addirittura a volte latitante e ciò nonostante siamo spesso tra i primi in provincia per l'esosità della tassazione.....e la storia purtroppo si è ripetuta.
Per renderci conto di ciò analizziamo insieme alcuni dati relativi all'Imu. Vi fornirò quelli che ho potuto raccogliere sui Comuni più rappresentativi della provincia di Lecce, Lecce compresa.
Voi tirate poi le somme. Cominciamo da Galatina il nostro punto di riferimento per il paragone.
IMU sulla prima casa lo 0,40 per cento
Imu sulla seconda casa l' 1,06 %
Imu sugli immobili di proprietà di anziani e invalidi con residenza presso case di cura, etc lo 0,40%
Imu dell'1% sugli immobili appartenenti alla categoria C1, C3 e D2, (negozi ,laboratori per arti e mestieri, alberghi e pensioni) di proprietà dell' imprenditori o di società che sono adibiti allo svolgimento della attività imprenditoriale.
Questa, dopo la tassa sulla spazzatura, è stato proprio un altro dei regali più belli a questi imprenditori ormai in apnea estrema da eccessiva pressione fiscale. Le associazioni di categoria? Non pervenute.
Passiamo ora ai dati di altri Comuni tra i più importanti. Lecce con Del. di C.C n.53 dell' Agosto 2012 ha deliberato:
Imu prima casa lo 0,30 %
Imu sulla seconda casa l'1%
Imu su immobili di proprietà di anziani e disabili con residenza presso case di cura lo 0,30%
Imu su seconde case date in alloggio gratuito a parente di primo grado lo 0,76%
Imu su immobili di categoria C1-C3-D2 l'1%
Hanno poi deliberato una serie di agevolazioni e detrazioni per investimente particolari sugli immobili tipo quella dell' 0,1% per chi si dota di impianto fotovoltaico etc...
Nardò con delibera n.65 del Giugno 2012 ha deliberato:
Imu prima casa 0'4 %
Imu seconda casa lo 0,76%
Imu su immobili categorie C1-C3-D2 lo 0,76%
Maglie con delibera 105 del Giugno 2012 ha deliberato
Imu prima casa 0,4%
Imu sulla Seconda casa 0,96%
Imu su Immobili di proprietà di anziani e disabili con residenza presso case di cura lo 0,4%
Imu su immobili della cat. C1-C3-D2 lo 0,96%
Gallipoli con delibera 96 del Maggio 2012 ha deliberato
Imu sulla prima casa 0,4%
Imu sulla seconda casa lo 0,76%
Imu su immobili delle categorie C1-C3-D2 lo 0,76%
Possiamo dire che sull'IMU al massimo ci hanno eguagliato su alcune voci ma su altre li abbiamo superati compresa Lecce con il suo 0,30% sulla prima casa ed anziani.
Ma non è tutto, adesso viene il bello. Aprite gli occhi perché scriverò i dati che ho rilevato sull'addizionale comunale Irpef la quale è stata confermata o variata anch'essa in questi ultimi mesi dalle varie amministrazioni comunali. Anche qui purtroppo siamo primi.
Galatina ha confermato lo 0,8%.
Lecce ha confermato lo 0,7%
Casarano ha confermato lo 0,6%
Gallipoli ha confermato lo 0,6%
Gallipoli ha confermato lo 0,5%
Da notare che Galatina sino al 2007 aveva applicato l'addizionale Irpef dello 0,37% poi a seguito dell'abolizione dell'Ici sulla prima casa i comuni, nel 2008 furono costretti, per esigenze di cassa, ad aumentare l'addizionale Irpef e Galatina, anche allora, volle strafare con i l suo 0.8% che ancora oggi, per fortuna, è rimasto invariato ma che mantiene ancora intatto il suo primato provinciale.
Le due imposte, se vi soffermate sulle date, hanno un fattore in comune. Indovinate quale!
La cosa strana, però, è come non si stia pensando a risparmiare qualcosa ma al contrario su come spendere riportando anche, con intento motivazionale e persuasorio, dati ma direi meglio numeri, non esattamente corrispondenti alla verità.,
Signor Sindaco liberissimo di adottare le scelte politiche che lei e la sua amministrazione ritiene più opportuno fare; saranno discutibili ma legittime e lei ha tutto il diritto di farle perché se ne assume la piena responsabilità politica ma in nome di quella trasparenza da lei sempre richiamata non fornisca dati inesatti sui relativi costi perché o l'hanno informata male oppure qualcosa non quadra.
Due dirigenti comunali a Galatina non costano 144.000 euro come da lei più volte affermato ma costano oltre i 200.000 euro. Se facciamo riferimento ai soli importi pubblicati sul sito del Comune di Galatina avrebbe ragione lei ma quegli importi non rappresentano il costo complessivo del dirigente comunale bensì quello dello stipendio netto e degli oneri contributivi a carico del lavoratore.
A quell'importo bisogna poi aggiungere un altro 30-35% circa di oneri riflessi (Irap, Previdenza etc.) che sono a carico del Comune e che non sono compresi in quei 144.000 euro che lei sbandiera.
Mi permetto di ricordarle che, come anche lei sicuramente saprà, un tempo i Lavori Pubblici e l'Urbanistica erano accorpati in un unico dicastero con un solo dirigente ed un solo assessore, poi per opportunità politiche e non certo per esigenze tecniche vennero divisi creando due dicasteri, due dirigenti e due assessori.
Quale migliore occasione per un ritorno al passato? Basta in fondo seguire lo stesso criterio con cui avete determinato le 4 commissioni consiliari in cui appunto Lavori Pubblici ed Urbanistica sono inglobate in un'unica commissione.
Immagini, potremmo risparmiare in un sol colpo il costo di un dirigente ed un assessore ed essere contemporaneamente in linea con le indicazioni ministeriali che raccomandano di ridurre le posizioni dirigenziali ed il numero di assessori.
Mi risulta che questa soluzione le sia stata suggerita e consigliata anche da parte di alcune delle più rappresentative associazioni sindacali di categoria, ed allora?

Venerdì, 19 Ottobre, 2012 - 10:45