"Il Partito Democratico esprime il proprio sostegno e rinnova la propria fiducia al Sindaco, Dott. Cosimo Montagna ed alla sua squadra di governo, che invita a proseguire nell’azione amministrativa con la determinazione e la capacità sin qui dimostrate. Al contempo, invita gli esponenti del gruppo consiliare al massimo senso di responsabilità, stante la necessità di raggiungere, nei prossimi mesi, importanti obiettivi per la Città".
Con questo laconico comunicato diffuso ieri, Antonio De Matteis, segretario del Circolo galatinese del PD, sembra più esprimere un disagio che manifestare una speranza. Deve cercare di tenere insieme persone che in comune sembrano avere solo la voglia di apparire e non perdono occasione di darne conferma.
“La politica -sussurrava Massimo D’Alema ai suoi intimi, parafrasando Pericle- è per tutti ma non è da tutti”. Intendeva dire che qualunque decisione prendano i politici avrà ricadute su ogni cittadino ma non è detto che ogni abitante di una città possa assumere cariche istituzionali. L'Etica della responsabilità è un concetto che troppi politici galatinesi ignorano.
Cosimo Montagna è un politico navigato, cresciuto alla scuola di Paolo Spoti e Beniamino De Maria. Le sue dimissioni non sono state dettate dai numeri (avrebbe comunque la maggioranza anche senza l'apporto dei tre consiglieri che martedì si sono astenuti) ma dalla volontà di dare una scossa ad un gruppo di persone pronte a distruggere tutto per la sola voglia di occupare una poltrona.
“Mentre la Città muore e va in pezzi, le aziende chiudono, i disoccupati aumentano, la crisi affama sempre più famiglie, c’è chi crede di poter giocare al piccolo leader creando solo caos”. Lo sfogo di un vecchio imprenditore arriva via telefono (“Scrivilo, mi raccomando!”) e riassume i sentimenti di molti.
I diciassette di Palazzo Orsini farebbero bene a riflettere. Tutti.

Cosimo Montagna si è dimesso dall'incarico di Sindaco di Galatina