"Siamo tendenzialmente alternativi alla sinistra ma la storia dei comunisti è anche la nostra storia". Rocco Buttiglione a Galatina

"Qualche volta sento qualcuno che dice 'mai con questo, mai con quello' ed io gli replico: calma, un momento, se il bene del Paese lo richiede vai anche con questo". Quando, ieri sera, Apollonio Tundo, che era appoggiato allo stipite sinistro della porta in fondo alla sala Contaldo, ha udito le parole pronunciate da Rocco Buttiglione si è irrigidito ed ha drizzato le orecchie. "Noi siamo tendenzialmente alternativi alla sinistra (all'interno il video delle coclusioni e l'audio della conferenza) –ha sottolineato il vicepresidente della Camera guardando il segretario galatinese di Rifondazione comunista- ma non siamo due popoli nemici che abitano lo stesso territorio. Siamo italiani che hanno idee diverse e che devono collaborare, essendo lealmente di maggioranza o di opposizione. In tempi straordinari magari anche facendo governi assieme. Non è uno scandalo". In prima fila, a destra, Lilli Villani e Giancarlo Coluccia hanno sorriso. "Felici quei popoli che non hanno grandi coalizioni –ha insistito il politico gallipolino, scusandosi con Daniela Vantaggiato per la parafrasi di Brecht- infelici quei popoli che ne hanno bisogno e non le sanno fare. In circostanze straordinarie c'è bisogno di unità".
"C'è una classe dirigente ex-comunista che sembra aver dimenticato il comunismo e sembra essere caduta dal cielo senza avere un passato. Non è così. Non si costruisce un'identità se non si conosce cosa è vivo e cosa è morto nel pensiero di Marx ". Mario Mele, in prima fila a sinistra, ha assentito mentre, in mezzo alla sala, Giuseppe Taurino inarcava sempre più le sopracciglia. "Occorre fare un bilancio vero della storia del Partito comunista che come tutte le storie non si potrà mai scrivere con tutto nero o con tutto bianco. Si scriverà con molto nero – ha concluso il professor Buttiglione- con una certa quantità di bianco e con tanti altri colori dell'arcobaleno. Senza un bilancio così è difficile dare continuità ad una militanza e si rischia di perdere la ricchezza di una storia che è anche la nostra storia".
Si tratta in sostanza di seguire la lezione di Togliatti e De Gasperi. Avevano idee e storie profondamente diverse ma seppero reciprocamente ri-conoscersi per costruire insieme la nostra identità nazionale.
Si è aperta così, con un successo di pubblico, la serie di incontri di 'Identità in dialogo' organizzati dall'Amministrazione presieduta dal Sindaco Cosimo Montagna che ha portato all'ospite il saluto della Città.

Sabato, 10 Novembre, 2012 - 18:00