"Si riapra Gastroenterologia presso l'Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina"

I consiglieri regionali Antonio Trevisi e Mario Romano interrogano Michele Emiliano

“La Regione deve fare chiarezza sul futuro del reparto di gastroenterologia del “Santa Caterina Novella” di Galatina e indicare un cronoprogramma per l’attivazione dei 20 posti letto previsti al Vito Fazzi di Lecce. I pazienti che prima dell’emergenza Covid -19 si sottoponevano a terapie complesse a Galatina non possono continuare a brancolare nel buio, con il reparto di gastroenterologia ancora chiuso e i posti al Fazzi non ancora attivati”. Lo chiede il consigliere regionale del M5S Antonio Trevisi, che nei giorni scorsi ha presentato una interrogazione su questa vicenda, con il consigliere comunale di Galatina del M5S Paolo Pulli.
“Da piano di riordino - chiarisce Trevisi - il reparto è destinato a essere sostituito con l’attivazione di 20 posti letto al Vito Fazzi di Lecce, ma ha continuato a lavorare con 10 posti letto fino a quando non è stato disposto il blocco dei ricoveri lo scorso 7 marzo, con la conseguente chiusura dell’Unità Complessa e l’attivazione di posti letto in lungodegenza. Per questo, come già scritto nell’interrogazione, chiediamo il mantenimento della cura dei pazienti cronici, con una struttura che lavori in coordinamento con il Vito Fazzi di Lecce, in modo da proseguire le attività anche in Day Hospital e in Day Service, per consentire così anche ricoveri brevi. Un modo per continuare a garantire ai cittadini il servizio migliore e tutelare il personale che, seppur sotto organico, ha sempre offerto la migliore assistenza ai pazienti. Operatori che hanno fatto del reparto di gastroenterologia del ‘Santa Caterina Novella’ una eccellenza della sanità pugliese”.
Il presidente del Gruppo consiliare I Popolari Mario Romano, dal canto suo, ha inviato al presidente della Giunta regionale Michele Emiliano la richiesta per l’istituzione di unità semplice dipartimentale di Gastroenterologia presso l'Ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina.
“Premesso che prima dell'emergenza del Coronavirus, i pazienti affetti da patologie croniche intestinali si sono sottoposti alle terapie presso il reparto di Gastroenterologia dell'Ospedale ‘Santa Caterina Novella’ di Galatina; che detto reparto, in seguito al blocco dei ricoveri avvenuto lo scorso 7 marzo, ha cessato la sua funzione e i pazienti in cura non sanno a chi rivolgersi; che l'attivazione dei 20 posti letto previsti, come da piano di riordino, all'ospedale ‘Vito Fazzi’, in sostituzione del reparto di Gastroenterologia di Galatina, a tutt'oggi non sono stati realizzati; che cancellare, anche se presente nel piano di riordino ospedaliero, l'unità complessa di Gastroenterologia di Galatina, sino ad oggi punto centrale per la cura delle malattie intestinali costituisce un grave errore; che l'istituzione al ‘Santa Caterina Novella’ di Galatina di una unità semplice dipartimentale di diagnosi, cura e monitoraggio delle patologie croniche intestinali consentirebbe, come suggerito dal presidente dell'Ordine dei Medici, dr. De Giorgi, ‘di non disperdere un patrimonio e una risorsa culturale che ha rappresentato un riferimento per tanti pazienti che si troverebbero nel disagio di essere abbandonati alla fragilità della propria malattia…’; che le scelte politiche-sanitarie non possono prescindere dal porre al centro la persona che vive uno stato di sofferenza e che ha bisogno di essere assistita costantemente. Quanto sopra premesso, chiedo di voler riconsiderare il Piano di riordino ospedaliero e di voler istituire presso l'Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina una unità semplice dipartimentale di diagnosi, cura e monitoraggio delle patologie croniche intestinali, per soddisfare il bisogno di cura dei pazienti”.

Giovedì, 21 Maggio, 2020 - 16:22