Si inventano uno scippo per non dare i soldi in famiglia, denunciati

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Squinzano hanno denunciato in stato di libertà di due trentenni, uno trepuzzino e l’altro lucano, per simulazione di reato. I due si erano presentati un pomeriggio in caserma, a Squinzano, asserendo di essere stati scippati di un borsello contenente i 2600 euro appena prelevati  dall’ufficio postale di Squinzano. In seguito delle consuete domande dei militari dell'Arma i due hanno fornito una versione dettagliata dell’accaduto: “gli scippatori viaggiavano a bordo di uno “scooterone” grigio, vestiti di nero e calzanti caschi integrali neri. Il fatto è avvenuto in via San Vincenzo, nei pressi dell’ufficio postale”.
I Carabinieri della Stazione hanno quindi recuperato tutte le immagini riprese nella zona dai sistemi di videosorveglianza privati. Hanno analizzato tutti i movimenti di autoveicoli nell’arco orario fornito dai denuncianti. Nessuno scooter grigio è stato visto. Riconvocati in caserma, i due, sentiti separatamente, si sono contraddetti e infine hanno confessato: “abbiamo simulato lo scippo per evitare che quei soldi, prelevati dal conto di uno di noi due, finissero ai relativi genitori per pagare delle spese famigliari”. I due hanno quindi recuperato la gran parte della  somma (una piccola parte era stata già destinata all’acquisto di un paio di scarpe a Lecce), nascosta in casa, e l’hanno affidata ai genitori. Sul conto dei due, oltre alla denuncia in stato di libertà, i Carabinieri hanno anche chiesto il Foglio di via obbligatorio dal comune di Squinzano.

Giovedì, 22 Gennaio, 2015 - 00:04