"Si deve modificare il regolamento relativo alle sanzioni per chi abbandona rifiuti"
Il consiglio comunale del 12 dicembre 2017 ha approvato il nuovo regolamento di Polizia Urbana con voto contrario del Movimento 5 Stelle, nell’occasione lo stesso M5S ha fatto mettere a verbale che erano presenti errori tali che avrebbero inficiato il regolamento per la parte riguardante le sanzioni amministrative in materia di rifiuti.
Successivamente, nel mese di gennaio 2018, abbiamo trasmesso al Servizio Ambiente della Provincia di Lecce una nota con la quale si segnalavano le anomalie contenute nel Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Galatina approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 12.12.2017 derivanti dall’aver disatteso quanto disposto dal D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii in particolare agli artt. 255 e 263.
La Provincia di Lecce con nota prot. n. 6553 del 29.01.2018 ha confermato i rilievi fatti dal Movimento 5 Stelle ed ha invitato il Comune di Galatina ad adeguare il suddetto Regolamento alle disposizioni stabilite dal legislatore nazionale in materia di abbandono di rifiuti; in particolare nell’ultimo capoverso, la Provincia scrive “… anche al fine di prevenire possibili contenziosi con codesta amministrazione da parte dei soggetti sanzionati, si invita il Comune ad adeguare il suddetto Regolamento alle disposizioni stabilite dal legislatore nazionale in materia di abbandono rifiuti. Si resta in attesa di sollecito riscontro.”
Ciò non è avvenuto ed il Regolamento della Polizia Urbana pubblicato sul sito del Comune di Galatina nella sezione Regolamenti presenta le modifiche proposte in Consiglio dall’assessore senza considerare gli adeguamenti richiesti dall’Ente Provincia.
In particolare, l’assessore al ramo del Comune di Galatina Nicola Mauro diceva testualmente nel suo intervento durante il C.C. del 12.12.2017: "Volevo anche mettere in evidenza che per un refuso nella fase della compilazione ultima del regolamento bisognerebbe adottare in via preliminare una modifica e, in particolare, se avete copia e volete seguire quello che sto per dirvi, all’Art. 9 comma d, pagina 5, lì dove dice “abbandonare” bisognerebbe inserire la parola “rifiuti”. E conseguentemente all’Art. 52 comma 1 punto 9 pagina 17 nella parte sanzionatoria, all’Art. 9 dopo le parole “della sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25 a euro 150” bisogna aggiungere le parole “eccetto l’ipotesi di cui alla lettera d, abbandono rifiuti, per cui la sanzione prevista è da 150 a 300 euro”. Questo permette all’amministrazione comunale di incamerare le sanzioni relative alle violazioni di reati di tipo ambientale e permette di incamerarle come amministrazione comunale piuttosto che farle incamerare dalla Provincia perché quel tipo di sanzione sarebbe iscrivibile a una sanzione provinciale. Il regolamento ci aiuta anche da questo punto di vista a gestire meglio le risorse o per lo meno a essere più puntuali nella sanzione e poter incamerare le risorse…..”.
L’art. 255 comma 1 del D. Lgs. 152/2006 in tema di Abbandono di rifiuti stabilisce i limiti edittali minimi e massimi “…. la sanzione amministrativa pecuniaria da trecento euro a tremila euro….”
L’art. 262 comma 1 del D. Lgs. 152/2006 in tema di Competenza e giurisdizione stabilisce che “… all'irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla parte quarta del presente decreto provvede la Provincia nel cui territorio è stata commessa la violazione….”
L’art. 263 comma 1 del D. Lgs. 152/2006 in tema di Proventi delle sanzioni amministrative pecuniariestabilisce che “…I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni di cui alle disposizioni della parte quarta del presente decreto sono devoluti alle Province…”
Abbiamo provato, in pieno spirito collaborativo, in questi mesi a sollecitare la maggioranza affinché riportasse il regolamento PP.UU. in consiglio comunale per apportare le dovute modifiche e la conseguente riapprovazione in modo tale da mettere a disposizione della Città un regime sanzionatorio corretto ed inattaccabile in qualsiasi sede per non incorrere in ricorsi da parte dei multati esponendo il comune a spese legali inutili, perdita di gettito rinveniente dalle sanzioni, peraltro già conteggiate nel bilancio previsionale di marzo 2018, ma soprattutto perché i proventi delle sanzioni, su proposta del M5S, devono essere reinvestiti affinché la città possa finanziare l’installazione di videotrappole per individuare i concittadini (si spera pochi) incivili che zozzano le nostre strade e le nostre periferie.
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