Si apre con il 'Don Carlo' la stagione lirica leccese
La 45esima Stagione Lirica Tradizionale della Provincia di Lecce è in partenza con i suoi appuntamenti 2014: venerdì 28 febbraio, alle ore 20.45, nel Teatro Politeama Greco a Lecce, si alzerà il sipario sull’opera in cartellone “Don Carlo” di Giuseppe Verdi (replica domenica 2 marzo, ore 18). Ierii, a Palazzo Adorno a Lecce, sono stati illustrati tutti i particolari della messa in scena di quest’opera in quattro atti, non tra le più conosciute del repertorio verdiano, ma sorprendente per il suo impatto emotivo e musicale. A passarsi la parola, rispetto ai vari aspetti della serata, erano presenti il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il direttore artistico della Stagione Sergio Rendine, ilvicepresidente della Fondazione Ico “Tito Schipa” Eraldo Martucci, A condurre l’incontro, il direttore di produzione della Stagione Carlo Antonio De Lucia.
“La Stagione 2014 sta per andare in scena con tre titoli impegnativi”, ha esordito il presidente Antonio Gabellone, “ma ancora una volta crediamo di avere visto giusto nel decidere che la cultura è centrale nelle politiche di un’Amministrazione, nell’investire con la consapevolezza che a Lecce ci sono maestri e musicisti di grande qualità e che, oltretutto, abbiamo di fronte l’importante sfida della candidatura del capoluogo a capitale della Cultura 2019. Nonostante le difficoltà economiche e i tagli ai finanziamenti da parte dello Stato, non rinunciamo, anzi puntiamo con maggiore fermezza sulla produzione culturale, nella convinzione e nella consapevolezza che, nella crescita e nello sviluppo di una comunità, quello culturale sia un settore fondamentale e mai accessorio”.
Il maestro Sergio Rendine, compositore di fama internazionale e direttore artistico della 45^ edizione della Stagione è entrato più approfonditamente ad illustrare le caratteristiche del “Don Carlo”: “Non è giusto che il pubblico venga accontentato solo con le opere più conosciute, ma bisogna offrirgli dei capolavori che potranno diventare il loro amore del futuro. Il “Don Carlo” è il colosso della maturità di Verdi, ad esempio, che si mette in scena raramente perché è una delle opere più difficili del repertorio, che stiamo realizzando con tanto lavoro e la professionalità di tutta una squadra, con una clima e una soddisfazione che spero “passino” agli spettatori attraverso le note che escono dal palcoscenico. In più abbiamo un cast stellare, a partire da Carlo Colombara, uno dei più grandi bassi al mondo, a Cellia Costea che ha interpretato il ruolo di Elisabetta nei massimi teatri, al giovane Leonardo Caimi, che è lanciato in una bella carriera. Ed ancora il direttore Filippo Maria Bressan e il regista Ludek Golat che ha girato tutto il mondo”. Il maestro Rendine ha poi accennato all’ideazione scenografica, “moderna, ma nel rispetto dell’opera, astratta ma comprensibile”.
Musicato da Verdi, il “Don Carlo” di scena al Politeama è la versione italiana in quattro atti (Teatro alla Scala di Milano, 10 Gennaio 1884), su libretto di Joseph Méry e Camille du Locle, con la traduzione italiana di Achille de Lauzieres e Angelo Zanardini.
A calcare il palcoscenico della prima del 28 febbraio e della replica del 2 marzo prossimo ci saranno Carlo Colombara (Filippo II) e Cellia Costea (Elisabetta). Leonardo Caimi vestirà i panni del protagonista Don Carlo (Francesco Zingariello, invece,nella replica del 2 marzo), mentre Eboli sarà Anna Maria Chiuri, Rodrigo Corrado Carmelo Caruso, l’Inquisitore Michail Ryssov, il Frate Devis Fugolo, Tebaldo Adriana Iozzia. La voce dal Cielo sarà di Annalisa Ragione e nella replica del 2 marzo di Lucia Conte, il Conte di Lerma sarà Simon Dongiovanni.
La regia dell’opera è affidata a Ludek Golat, con l’aiuto di Francesca Rollo. La scenografia è curata da Alessandra Polimeno, le luci sono di Iuraj Saleri. Dirigerà l’orchestra “Tito Schipa” di Lecce il maestro concertatore Filippo Maria Bressan. Il scena anche il Coro Lirico di Lecce, maestro Emanuela Di Pietro.
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