Sgominata un'organizzazione per la fabbricazione di falsi prodotti per l'igiene con marchi famosi

'Bolle di sapone' il nome in codice dell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza e seguita da Antonio De Donno. A Melendugno il laboratorio

I Finanzieri della Compagnia di Otranto, con l’ausilio dei colleghi del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce e di molti altri reparti, su disposizione del Procuratore della Repubblica Aggiunto, Antonio De Donno, Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno, ieri, coordinato ed eseguito 65 perquisizioni in 13 province, nel quadro di un’indagine nei confronti di un’associazione per delinquere che fabbricava notissimi prodotti per l’igiene della casa e della persona contraffatti.
Gli investigatori e l’Autorità Giudiziaria, a partire da novembre 2012, hanno progressivamente delineato l’organigramma di un’associazione per delinquere, i cui promotori vivono e operano in questa provincia, che gestiva una vera a propria “filiera del falso”. 
In particolare, è stato accertato che presso uno stabilimento ubicato in agro di Melendugno venivano preparati i vari tipi di prodotto: detersivi per la biancheria e per la pulizia della casa e detergenti per l’igiene intima; i contenitori in plastica, nei vari formati, venivano realizzati in un capannone nella zona di Carpignano Salentino, mentre i tappi di chiusura venivano realizzati a San Donaci;
alla fornitura delle etichette contraffatte di marchi - tra i quali Dash, Dixan, Chanteclair, Infasil e Chilly - provvedevano tre tipografie situate nelle province di Cuneo, Bologna e Cosenza.
Il tutto veniva trasferito presso un altro stabilimento, nella zona industriale di Lecce, per il confezionamento dei prodotti finiti, successivamente distribuiti, a prezzi altamente concorrenziali e con documentazione fiscale falsa, presso acquirenti di fiducia operanti prevalentemente in Puglia, Calabria e Sicilia. 
Nel corso delle perquisizioni si è proceduto al sequestro di circa 60.000 tra flaconi di detersivi per la biancheria o per la pulizia della casa e confezioni di detergenti intimi, pronti per l’immissione in commercio; circa 38.000 tubetti di una famosa colla liquida ad alta resistenza, anch’essi perfettamente confezionati; circa 700.000 etichette di vari prodotti; 61 cliché per la riproduzione delle etichette di vari prodotti; 67 macchinari per la produzione dei detersivi o dei detergenti suddetti; due automezzi; due capannoni.
Allo stato delle indagini, sono stati individuate 40 persone tutte deferite all’Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di cui agli artt. 81, 416, 474, 648 del Codice Penale.
Per la prima volta in provincia di Lecce è stata applicata la legge 23 luglio 2009, n. 99, che, tra l’altro, ha inserito il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di contraffazione nel novero delle competenze per materia assegnate alle Procure Distrettuali Antimafia.

Sabato, 15 Giugno, 2013 - 07:51

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