Settanta euro al giorno per curarsi con la marjuana
“In attesa che la Regione Puglia si degni, dopo 5 anni dall’approvazione della delibera, di formulare il regolamento per l’uso di cannabinoidi a scopo terapeutico, i cittadini sono costretti a farne a meno oppure a sborsare 70 euro al giorno per sedare i dolori delle loro malattie. Succede ad un pugliese affetto dalla sindrome di Tourette, ma anche ad altri che devono pagare il prezzo di ritardi inaccettabili delle Giunte regionali, dell’attuale e della precedente”. Lo dichiara il consigliere regionale Nino Marmo, che ha depositato un’interrogazione consiliare urgente a riguardo.
“Mentre l’uso di cannabinoidi viene inserito dalle Asl nei piani terapeutici per alcuni pazienti – prosegue - le farmacie territoriali ed ospedaliere eccepiscono innumerevoli scuse per non erogare la sostanza. Cosa ne è della delibera regionale n.308 del 2010, che stabiliva il diritto del paziente alla somministrazione gratuita da parte del servizio sanitario regionale oppure all’acquisto a prezzo controllato? Carta straccia per chi è costretto ad una spesa stratosferica per comprare il farmaco. Non un farmaco qualsiasi, ma l’unico in grado, tra quelli disponibili, di rispondere al dolore cronico neuropatico. La sindrome di Tourette, in particolare, è stata oggetto di diagnosi da parte dei medici del ‘Besta’ di Milano, in cui si chiarisce in termini inequivocabili che la patologia del paziente è farmaco-resistente. Tranne che ai cannabinoidi. L’unica strada, per il paziente in questione e per tutte le altre vittime di un diritto negato, è quella di adire le vie legali contro la Regione Puglia”.
“E’ giusto – conclude Marmo - che un cittadino, oltre a sostenere la spesa di ben 70 euro al giorno per non soffrire, debba pure subire la beffa di spendere altri soldi per un avvocato?”
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